Due foreign fighters della cellula dell’ISIS “i Beatles” saranno processati negli Stati Uniti

Un'immagine di "Jihadi John" tratta da un video dell'ISIS
Un'immagine di "Jihadi John" tratta da un video dell'ISIS

Due foreign fighters della cellula dell’ISIS “i Beatles” saranno processati negli Stati Uniti per l’uccisione di quattro ostaggi. I due uomini, Alexanda Kotey e El Shafee Elsheikh, erano stati catturati nel 2018 dai combattenti curdi in Siria: sono di Londra, ma sono stati privati della cittadinanza britannica, ed entrambi erano membri del piccolo gruppo chiamato “i Beatles”, diventato noto tra il 2014 e il 2015, quando si erano resi responsabili della prigionia e decapitazione di alcuni ostaggi occidentali, tra cui il giornalista americano James Foley. Il membro del gruppo di cui si era parlato di più era Mohammed Emwazi, conosciuto dalla stampa occidentale con il soprannome di “Jihadi John”, l’uomo con il volto coperto che compariva nei video di decapitazione diffusi dallo Stato Islamico in Internet. Emwazi era stato ucciso da un drone nel 2015 a Raqqa, in Siria.

Secondo il dipartimento di Stato americano, Kotey prese parte alle torture sugli ostaggi occidentali e agì anche come reclutatore per lo Stato Islamico; Elsheikh invece «si fece una reputazione con il waterboarding, le esecuzioni simulate e le crocifissioni». Dopo essere stati detenuti presso un carcere gestito dalle autorità militari statunitensi in Iraq, sono stati ora trasferiti gli Stati Uniti. Durante una conferenza stampa, il procuratore generale John Demers ha detto che le accuse nei confronti di Kotey e Elshheikh sono «il risultato di molti anni di duro lavoro». Rivolgendosi alle famiglie delle quattro vittime del gruppo, ha detto: «Anche se non potremo riportare indietro i vostri cari, faremo tutto quello che potremo: ottenere giustizia per loro, per voi e per tutti gli americani». Le accuse nei loro confronti comportano come pena massima l’ergastolo.