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  • Lunedì 11 aprile 2022

Il Pakistan ha un nuovo primo ministro

È Shehbaz Sharif, ex leader dell'opposizione: è un conservatore in buoni rapporti con l'esercito, che in Pakistan ha una grande influenza

Shehbaz Sharif (EPA/RAMINDER PAL SINGH via ANSA)
Shehbaz Sharif (EPA/RAMINDER PAL SINGH via ANSA)
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Lunedì il parlamento del Pakistan ha eletto un nuovo primo ministro, Shehbaz Sharif, dopo aver votato la sfiducia a quello precedente, Imran Khan, eletto nel 2018 col partito nazionalista e populista Movimento per la Giustizia del Pakistan: la sostituzione del primo ministro pone momentaneamente fine a una crisi politica che andava avanti da settimane, e che era legata soprattutto alla perdita di sostegno politico a Khan.

Sharif, il nuovo primo ministro, ha 70 anni ed era il leader dell’opposizione al governo di Khan. È presidente del partito liberal-conservatore Lega musulmana del Pakistan e in precedenza era stato governatore della provincia del Punjab. È anche il fratello minore di Nawaz Sharif, tre volte primo ministro del Pakistan e poi condannato per corruzione dopo essere finito nei cosiddetti “Panama Papers”, cioè i documenti diffusi da un’inchiesta giornalistica internazionale del 2016 che contenevano migliaia di informazioni su operazioni finanziarie nei paradisi fiscali da parte di varie personalità in tutto il mondo.

Lunedì, in segno di protesta contro l’elezione di Sharif, un centinaio di parlamentari del partito di Khan si è dimesso: prossimamente si terranno le elezioni suppletive per rimpiazzarli.

Come suo fratello, Sharif è in ottimi rapporti con l’esercito, che in Pakistan è molto potente e ha grande influenza sulla vita politica. Anche a causa delle frequenti intromissioni dell’esercito nel paese, nessun primo ministro è ancora riuscito ad arrivare alla fine naturale del suo mandato.

Secondo varie analisi, i rapporti con l’esercito hanno avuto un ruolo molto importante anche nella crisi politica che ha portato alla sostituzione di Khan: con l’esercito, Khan aveva avuto scontri di vario tipo, alcuni dei quali legati al progressivo allontanamento del Pakistan dagli Stati Uniti (con cui, seppur con molte ambiguità e doppiezze, il Pakistan è tradizionalmente alleato) e all’avvicinamento alla Cina. L’esercito pakistano ha rapporti molto stretti con gli americani, con cui, secondo Michael Kugelman di Foreign Policy, potrebbe voler continuare a collaborare per contrastare l’estremismo islamico nell’area (che la vittoria dei talebani nel vicino Afghanistan ha contribuito a fomentare).

Sharif è il 23esimo primo ministro del Pakistan. Formerà ora un governo che dovrebbe durare fino alle prossime elezioni, previste per agosto del 2023.

– Leggi anche: La crisi politica in Pakistan, dall’inizio