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  • Martedì 22 marzo 2022

Justin Trudeau ha trovato un accordo per rafforzare il governo

Il primo ministro canadese ha ottenuto il sostegno di un partito di opposizione, e ora ha più possibilità di rimanere in carica fino al 2025

Justin Trudeau, Mississauga, Ontario, 17 marzo 2022 (Tijana Martin/The Canadian Press via AP)
Justin Trudeau, Mississauga, Ontario, 17 marzo 2022 (Tijana Martin/The Canadian Press via AP)

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha trovato un accordo con un partito di opposizione assicurando così la stabilità del suo governo di minoranza fino al 2025. Il Nuovo Partito Democratico (NDP), di sinistra, sosterrà il Partito Liberale di Trudeau in cambio di un programma di cure dentistiche per le famiglie a basso reddito, così come altre politiche in materia di salute. Presentando l’accordo, Trudeau ha spiegato che «i canadesi hanno bisogno di stabilità» e che «nessuno trae vantaggio» quando il parlamento «non funziona correttamente». Ha anche aggiunto che i Liberali cercheranno obiettivi comuni con l’NDP e con altri partiti di opposizione.

Trudeau, che è primo ministro dal 2015, aveva chiesto lo scioglimento del parlamento nell’agosto del 2021 e la convocazione di elezioni anticipate con l’obiettivo di rafforzare i consensi verso il Partito Liberale e ottenere la maggioranza assoluta in parlamento, puntando su una gestione efficace della campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Mentre nelle elezioni del 2015 ci era riuscito, in quelle del 2019 il Partito Liberale aveva ottenuto un risultato piuttosto deludente e aveva dovuto formare un governo di minoranza sostenuto dall’NDP.

Lo scorso settembre, il Partito Liberale di Justin Trudeau aveva vinto le elezioni anticipate, ma non aveva comunque ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei Comuni, la camera bassa del parlamento, che come nel sistema britannico è l’unica elettiva. I Liberali non avrebbero quindi potuto governare da soli e un governo di minoranza avrebbe comunque avuto vita breve: la sconfitta del partito al governo in un voto parlamentare relativo a questioni di bilancio o ad altre questioni di fiducia si sarebbe tradotto automaticamente nella caduta dell’esecutivo e nella richiesta di elezioni anticipate.

Il nuovo accordo tra i Liberali e l’NDP, partito guidato da Jagmeet Singh, non rappresenta una coalizione formale e non prevede che i socialdemocratici entrino a far parte del governo. I deputati dell’NDP si sono però impegnati a sostenere le misure di bilancio del partito di Trudeau, astenendosi dal votare contro fino a giugno 2025, data in cui sono previste le prossime elezioni. L’accordo è stato criticato dal leader dei Conservatori, Candice Bergen, che lo ha definito come il tentativo di Trudeau di «mantenere il potere».