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  • Sabato 19 marzo 2022

A Mariupol la situazione è sempre più critica

Si combatte nel centro città, mentre continuano i bombardamenti e la crisi umanitaria è gravissima

Un condominio colpito dal colpo di un carro armato a Mariupol l'11 marzo (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
Un condominio colpito dal colpo di un carro armato a Mariupol l'11 marzo (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

La città di Mariupol, assediata da oltre due settimane, è quella su cui si stanno concentrando i bombardamenti russi più duri e indiscriminati, oltre che i più forti tentativi di sfondamento da parte dell’esercito russo, che sta avanzando lentamente nonostante la difesa delle forze ucraine.

Nelle ultime ore, secondo varie testimonianze locali, le forze russe sono riuscite a sfondare almeno parte delle difese e si sta combattendo nel centro città. Questo non significa che la città sia stata conquistata: Mariupol è una città molto grande, che prima della guerra aveva oltre 400mila abitanti, ed è probabile che si continuerà a combattere casa per casa, con enormi perdite.

Ma come ha detto a BBC Vadym Boychenko, il sindaco della città, le forze ucraine «stanno facendo tutto ciò che possono» per mantenere la posizione, ma «le forze del nemico sono più grandi delle nostre».

Si sta inoltre combattendo attorno all’acciaieria Azov, vicina alla città, uno dei più grandi complessi industriali dell’Ucraina.

I combattimenti stanno anche impedendo le operazioni di salvataggio delle centinaia di civili intrappolati sotto al Teatro d’arte drammatica di Mariupol, colpito mercoledì da un bombardamento russo. Il teatro era usato come rifugio dai civili e ospitava 1.200 persone, secondo le autorità locali. Di queste, circa 130 sono riuscite a fuggire, ma le altre 1.000 sarebbero ancora intrappolate sotto le macerie, non si sa in che stato: i tentativi di salvarle sono resi complicatissimi e in alcuni casi impossibili dai bombardamenti.

La situazione umanitaria a Mariupol rimane disperata.

La città è senza acqua potabile, senza elettricità, senza riscaldamento e senza la possibilità di ottenere aiuti umanitari e rifornimenti. L’esercito russo sta bloccando sistematicamente tutti i convogli di viveri, medicine e altre forniture che le autorità ucraine hanno cercato di inviare in città.

Le forze russe, inoltre, stanno portando avanti bombardamenti sistematici e incessanti, che colpiscono edifici civili e le infrastrutture più importanti della città, che è stata rasa al suolo o distrutta in ampie porzioni.

Secondo le autorità cittadine, a causa dei bombardamenti e dell’assedio delle forze russe sono morte oltre 2.500 persone a Mariupol. I cadaveri sono così tanti che le autorità sono state costrette a seppellirli in fosse comuni. Circolano perfino video di persone costrette a seppellire i vicini di casa nelle aiuole e nei parchi.

[Attenzione: il video qui sotto contiene immagini forti: sono state girate da cittadini di Mariupol, e la loro autenticità è stata confermata dai giornalisti del New York Times]