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  • Giovedì 3 marzo 2022

L’impegno dei paesi dell’ONU sulla plastica

A Nairobi gli stati membri si sono accordati per firmare un trattato vincolante per ridurla e ripensare il suo riciclo

Delegati del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente festeggiano dopo l'approvazione dell'accordo (dall'account Twitter del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente)
Delegati del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente festeggiano dopo l'approvazione dell'accordo (dall'account Twitter del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente)

Mercoledì a Nairobi, in Kenya, l’Assemblea dell’ONU per l’ambiente (UNEA-5) ha approvato una risoluzione considerata di importanza storica per porre fine all’inquinamento da plastica. Istituisce un comitato intergovernativo di negoziazione (INC) che inizierà i suoi lavori nel 2022 e che nei due anni successivi dovrà stilare un trattato giuridicamente vincolante che i paesi dell’ONU dovranno firmare entro il 2024.  Il testo dovrà affrontare l’intero ciclo di vita della plastica, compresi produzione, progettazione e smaltimento, con l’ambizione di ridurre drasticamente la quantità di plastica prodotta, che è uno dei materiali più inquinanti al mondo.

Con questa risoluzione l’ONU si è impegnato ad andare oltre il solo problema del riciclo della plastica, un processo estremamente complicato e costoso su cui si dibatte da tempo, chiedendosi se possa essere considerato davvero utile o se invece sia dannoso, tenendo conto di tutti i costi ambientali.

Inger Andersen, direttrice esecutiva del Programma dell’ONU per l’ambiente (UNEP), l’organizzazione di cui l’Assemblea è l’organo direttivo e che ha sede a Nairobi, ha definito l’accordo sulla risoluzione «il più importante sull’ambiente da quello di Parigi», riferendosi all’accordo sul clima del 2015 in cui 195 paesi si erano impegnati a ridurre le emissioni inquinanti in tutto il mondo. «È una polizza assicurativa per questa generazione e per quelle future, in modo che possano vivere con la plastica e non essere condannate».

All’Assemblea in cui è stata approvata la risoluzione hanno partecipato oltre 5mila persone, in parte dal vivo e in parte online, provenienti da 175 stati membri dell’ONU, tra cui 79 ministri. Nel corso dell’Assemblea Espen Barth Eide, ministro per il Clima e l’Ambiente della Norvegia, ha detto che «l’inquinamento da plastica è diventato un’epidemia, e con la risoluzione di oggi siamo ufficialmente sulla buona strada per trovare una cura».

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Entro la fine del 2022 l’UNEP convocherà un forum aperto a tutte le parti interessate alla questione, in concomitanza con la prima riunione del comitato di negoziazione. Nei successivi due anni le relazioni di esperti e dei responsabili dell’Ambiente dei vari paesi verranno discusse, ed entro il 2024 dovrà essere firmato un accordo definitivo. L’obiettivo dell’UNEP, comunque, è che già nei due anni di transizione prima della firma le parti interessate si impegnino per mettere in pratica alcune delle operazioni necessarie per ridurre la produzione di plastica.

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