Papa Francesco dice che la gestione europea dei migranti è «criminale»

In una rara intervista televisiva, data a "Che tempo che fa", ha usato parole molto dure per descrivere la situazione in Libia

Domenica sera Papa Francesco è stato ospite del talk show Che tempo che fa per una rara intervista televisiva in diretta. Qui si può vedere l’intervista integrale. Fra le altre cose, il Papa ha parlato del senso della preghiera, della «rigidità» in alcuni settori della Chiesa, ma ha riservato le parole più dure alla gestione europea dei migranti che provengono dall’Africa e dal Medio Oriente, un tema di cui si era già occupato varie volte in passato.

Il Papa ha definito «criminale» la gestione dell’accoglienza dei migranti da parte dei paesi europei, che ormai da diversi anni prevede accordi con paesi al di fuori dell’Unione per bloccare i migranti e impedire loro con la forza di fare richiesta d’asilo in Europa.

«Per arrivare al mare soffrono tanto. Ci sono dei filmati sui lager – uso la parola sul serio – in Libia, lager di trafficanti. […] Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo. E poi alcune volte sono respinti da qualcuno che ha la responsabilità locale e dice “no, qui non vengono”, e ci sono queste navi che girano cercando un porto. “No, che tornino e muoiano sul mare”. Questo succede oggi»

https://twitter.com/chetempochefa/status/1490413669859090433

Le condizioni disumane nei centri di detenzione per migranti in Libia sono state documentate da decine di inchieste giornalistiche e report indipendenti. Eppure l’Italia e l’Unione Europea continuano a sostenere e finanziare la cosiddetta Guardia costiera libica, che si occupa di pattugliare il tratto di mare fra Italia e Libia e riportare nei centri di detenzione i migranti fermati.

Nel corso dell’intervista, durata circa un’ora, Papa Francesco ha parlato anche di diversi altri temi, dalla guerra, che ha definito «un controsenso della Creazione», al futuro della Chiesa cattolica, che ha definito una Chiesa “in pellegrinaggio”: «Oggi il male della Chiesa più grande è la mondanità spirituale. La Chiesa mondana è il peggio dei mali che può accadere, peggio dei Papi libertini. Questa mondanità spirituale dentro la Chiesa fa crescere il clericalismo che è una perversione della Chiesa perché porta alla rigidità e sotto la rigidità c‘è sempre putredine».

Ha anche parlato di temi più leggeri, tra cui la sua passione per la musica («Mi piacciono i classici, tanto. E mi piace il tango»), e della sua intenzione da bambino di fare in futuro il macellaio («Quando andavo a fare la spesa con la nonna vedevo il macellaio che aveva davanti una borsa dove metteva tanti soldi […] Sarà la mia radice genovese»). Nell’intervista non si è invece parlato dell’inchiesta sugli abusi che ha coinvolto il Papa emerito Joseph Ratzinger, e delle altre indagini sugli abusi sessuali nella Chiesa che sono state avviate in vari paesi, ma non in Italia.