In Germania è iniziato un altro processo per crimini contro l’umanità compiuti durante la guerra in Siria

Il medico siriano sotto processo in Germania (Boris Roessler/dpa Pool/dpa via AP)
Il medico siriano sotto processo in Germania (Boris Roessler/dpa Pool/dpa via AP)

Mercoledì, in un tribunale di Francoforte, in Germania, è iniziato un processo contro un medico siriano accusato di aver commesso crimini contro l’umanità durante la guerra in Siria, iniziata nel 2011. È il secondo processo di questo tipo che si tiene in Germania: il primo aveva portato la scorsa settimana alla condanna all’ergastolo per Anwar Raslan, colonnello dell’intelligence siriana che aveva commesso crimini contro l’umanità nei primi mesi della guerra.

Il medico sotto processo, identificato come Alaa M, è accusato di aver torturato diverse persone negli ospedali militari di Homs e Damasco: contro di lui ci sono 18 capi d’accusa per tortura e uno per omicidio. Alaa M era arrivato nel 2015 in Germania.

Il processo si sta svolgendo sulla base della giurisdizione universale, un principio del diritto internazionale fondato sull’idea che alcune norme che vietano crimini particolarmente gravi, come genocidi, crimini di guerra e contro l’umanità, siano appunto universali, cioè valide per tutti gli stati del mondo. Grazie a questo principio Alaa M può venire giudicato da un tribunale tedesco, nonostante non abbia compiuto reati in Germania o contro cittadini tedeschi.

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