Microsoft compra Activision Blizzard

Spenderà quasi 70 miliardi di dollari per ottenere il controllo di una delle più grandi e famose aziende di videogiochi al mondo

(Drew Angerer/Getty Images)
(Drew Angerer/Getty Images)

Martedì 18 gennaio Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Activision Blizzard, una delle più famose aziende produttrici di videogiochi al mondo, conosciuta soprattutto per i titoli delle serie Call of Duty, World of Warcraft e per videogiochi più semplici ma di enorme successo come Candy Crush. Microsoft spenderà 68,7 miliardi di dollari per ottenere il controllo di Activision, la sua più grande acquisizione in quasi 50 anni di attività nel settore tecnologico.

L’azienda confida in questo modo di potenziare la propria offerta nel crescente settore dei videogiochi, anche in vista delle loro prossime evoluzioni legate alla realtà virtuale nel “metaverso”, considerato il futuro di Internet sul quale si stanno ancora interrogando esperti di tecnologia e le aziende.

Activision fu fondata nel 1979 e in circa 40 anni ha prodotto videogiochi di grande successo come Candy Crush, Guitar Hero, Crash Bandicoot e Destiny. Il marchio è però conosciuto soprattutto per Call of Duty, una serie di videogiochi in cui ci si muove in scenari di guerra da soli, oppure in compagnia di altri giocatori collegati online, contro i quali si può anche competere. Call of Duty è la risorsa più redditizia dell’intera azienda e negli ultimi anni ha costituito da solo più della metà dei guadagni complessivi di Activision Blizzard.

Alla fine del 2020, la società ha reso disponibile la versione per smartphone di Call of Duty in Cina ottenendo decine di milioni di nuovi clienti, che nel frattempo hanno imparato a conoscere altri titoli del suo catalogo, anche se con varie limitazioni dovute alla censura del governo cinese (tese a favorire le sue aziende rispetto a quelle estere). Ultimamente in Occidente sia Call of Duty sia World of Warcraft hanno perso un po’ di smalto, con una sensibile riduzione delle vendite. La società ha compensato con il notevole successo di Call of Duty: Warzone, gioco tutti-contro-tutti simile al più famoso Fortnite.

Oltre ai risultati deludenti per alcuni propri titoli storici, nell’ultimo anno Activision Blizzard aveva anche dovuto fare i conti con un dimezzamento del valore delle proprie azioni per uno scandalo legato a episodi di maltrattamenti e molestie sessuali all’interno dell’azienda, che ha portato a una causa legale in California. Secondo alcune testimonianze il CEO Bobby Kotick, alla guida dell’azienda da 30 anni, era stato a conoscenza degli episodi di molestie per lungo tempo e non ne avrebbe mai parlato al consiglio di amministrazione.

Dopo vari articoli, pubblicati in particolare sul Wall Street Journal, con dettagli sui casi di molestie segnalati, Kotick aveva chiesto scusa e promesso di cambiare alcune cose all’interno della società.

Dopo l’acquisizione da parte di Microsoft, Kotick manterrà il proprio incarico, ma dovrà comunque lavorare in modo diverso come ha fatto intendere lo stesso CEO di Microsoft, Satya Nadella, dopo l’annuncio dell’acquisizione: «Dopo avere chiuso l’accordo, avremo molto lavoro da fare per proseguire nella costruzione di un ambiente dove ciascuno possa dare il proprio meglio al lavoro».

Nadella ha poi confermato che: «Quello dei videogiochi è il settore più dinamico ed entusiasmante per l’intrattenimento tra le varie piattaforme disponibili oggi e avrà un ruolo centrale nello sviluppo delle piattaforme per il metaverso». L’acquisizione consentirà a Microsoft di guadagnare i circa 400 milioni di utenti mensili che utilizzano i videogiochi di Activision, oltre la possibilità di avere accesso alle attività di ricerca e sviluppo nei settori dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e della realtà aumentata (la sovrapposizione ad ambienti reali di elementi virtuali).

Le attività più redditizie per Microsoft continuano a essere legate ai servizi per le aziende e la produttività, attraverso il pacchetto di software Office 365 e ai sistemi cloud Azure, ma la società mantiene comunque da tempo un’importante presenza nel settore dei videogiochi grazie alle sue console Xbox, sulle quali erano da tempo disponibili videogiochi di Activision, talvolta in via preferenziale.

Con il nuovo accordo, Microsoft confida di potenziare ulteriormente la propria presenza nel settore dei videogiochi, dal quale ha prodotto ricavi per oltre 10 miliardi di dollari nell’ultimo anno. L’azienda sta investendo molto per contrastare la crescente concorrenza di Meta, la nuova holding che controlla Facebook, e che ha annunciato grandi piani per il metaverso.

Nessuno, compresi i responsabili delle aziende che ci stanno investendo sopra, sembra avere ancora un’idea precisa su che cosa sia e a che cosa serva il metaverso, né sui contenuti che dovrebbe offrire. Le prospettive più concrete per ora sembrano essere comunque legate al settore dei videogiochi e dei social network, tramite la realtà virtuale.

Microsoft ha in programma di concludere l’acquisizione entro il prossimo anno, ma l’accordo potrebbe incontrare qualche ostacolo politico. Ormai da qualche anno negli Stati Uniti e in Europa è in corso un ampio confronto a livello legislativo sull’opportunità di ridimensionare le grandi aziende tecnologiche, obbligandole a vendere parte delle loro attività per ridurre la loro grande influenza e soprattutto stimolare la concorrenza.