Negli Stati Uniti le compagnie aeree protestano contro le nuove frequenze del 5G

Temono che possano provocare interferenze con la strumentazione degli aerei, ma sulla questione c'è dibattito

(Joe Raedle/ Getty Images)
(Joe Raedle/ Getty Images)

Mercoledì le compagnie telefoniche statunitensi AT&T e Verizon dovrebbero abilitare su tutto il territorio del paese nuove frequenze della rete 5G (la cosiddetta banda C), che dovrebbero rendere più veloci ed efficienti le connessioni 5G già attualmente in uso. L’attivazione però è contestata da molte compagnie aeree americane, secondo le quali rischia di interferire con le strumentazioni degli aeroplani e di avere notevoli ripercussioni sul trasporto di persone e merci.

L’introduzione del nuovo servizio era già stata rimandata a inizio anno in accordo con le compagnie telefoniche, secondo cui non ci sono problemi di sicurezza, ma adesso il limite del rinvio sta per scadere: alcune tra le compagnie aeree più note hanno chiesto alle autorità nazionali che la banda C non venga implementata vicino agli aeroporti più trafficati per evitare conseguenze «catastrofiche».

L’associazione Airlines for America, che riunisce grosse compagnie aeree come American Airlines, Delta Air Lines e United Airlines, ha segnalato che l’introduzione della nuova rete 5G vicino agli aeroporti potrebbe interferire con alcuni dispositivi di sicurezza di bordo di molti aerei. In particolare, rischierebbe di far funzionare male gli altimetri, cioè gli strumenti che misurano la distanza di aerei ed elicotteri dal suolo, complicando le procedure di atterraggio, soprattutto in caso di scarsa visibilità e maltempo. Secondo le compagnie aeree, con la nuova rete migliaia di aerei rischiano pertanto di «rimanere a terra» o di non poter rientrare in sicurezza negli Stati Uniti, aggravando ulteriormente la crisi dei commerci globali provocata dalla pandemia da coronavirus.

Le frequenze della banda C, che sono quelle comprese tra 3,7 e 4,2 GHz, non sono le stesse usate dalla strumentazione degli aerei, ma sono molto vicine. Questo sarebbe sufficiente, secondo le compagnie aeree, per provocare il rischio di interferenze.

L’associazione ha inviato una lettera al segretario ai Trasporti Pete Buttigieg, all’agenzia federale statunitense che si occupa di aviazione (Federal Aviation Administration, FAA), all’agenzia governativa che gestisce le telecomunicazioni (Federal Communications Commission) e al direttore del National Economic Council, l’ufficio del presidente degli Stati Uniti che valuta e assiste il presidente sulle questioni di natura economica. Nella lettera, l’associazione propone un «intervento immediato per evitare disagi operativi significativi a passeggeri, spedizionieri, alla catena di approvvigionamento e nella consegna di medicinali urgenti».

Nello specifico, chiede che il nuovo 5G non venga implementato nel raggio di circa 2 miglia (3,2 chilometri) attorno ai principali aeroporti del paese, almeno fino a quando la FAA non avrà stabilito che si potrà usare «in sicurezza senza disagi catastrofici».

United Airlines, per esempio, ha stimato che l’introduzione del nuovo 5G avrà conseguenze su almeno 15mila voli e 1 milione e 250mila suoi passeggeri all’anno. Secondo la compagnia, ci saranno «limitazioni significative» per l’utilizzo dei Boeing 787, 777 e 737 soprattutto in alcuni degli aeroporti più frequentati del paese, tra cui quelli di Houston, San Francisco, Los Angeles, Chicago e Newark, vicino a New York.

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L’abilitazione della banda C era già stata posticipata a inizio gennaio, quando AT&T e Verizon avevano accettato di limitare il servizio in alcune zone “cuscinetto” vicine a 50 tra gli aeroporti più frequentati del paese fino al 19 gennaio, impegnandosi a lavorare per ridurre ulteriormente i rischi di interferenze nel giro dei prossimi mesi. Le compagnie telefoniche non hanno commentato l’allerta lanciata dalle compagnie aeree in questi giorni, ma in passato avevano sottolineato che il nuovo 5G era già stato implementato in una quarantina di paesi senza provocare problemi.

Domenica la FAA ha stabilito che circa il 45 per cento degli aerei commerciali delle compagnie statunitensi può effettuare operazioni di atterraggio in maniera sicura anche con l’implementazione della banda C e ha aggiunto che sono in corso valutazioni per dare ulteriori autorizzazioni entro mercoledì. Nel frattempo, alcune compagnie aeree hanno fatto sapere che stanno valutando se cancellare alcuni voli internazionali in arrivo negli Stati Uniti mercoledì, in via precauzionale.

Per ora la possibilità di interferenze tra la banda C del 5G e le strumentazioni degli aerei è stata sollevata soltanto dalle compagnie aeree statunitensi, e non da quelle di altri paesi. In Italia le frequenze della banda C sono state assegnate agli operatori telefonici, ma sono relativamente poco utilizzate e finora l’ENAC, l’ente che si occupa dell’aviazione civile, non ha espresso preoccupazioni al riguardo.