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  • Lunedì 17 gennaio 2022

Anche in Francia sarà obbligatorio il Green Pass rafforzato

Come in Italia, servirà per accedere a ristoranti, trasporti pubblici a lunga percorrenza, palazzetti dello sport e diversi altri luoghi

(AP Photo/Adrienne Surprenant)
(AP Photo/Adrienne Surprenant)

Il parlamento francese ha approvato una legge per impedire alle persone non vaccinate di accedere a ristoranti, ai trasporti pubblici di lunga percorrenza, a fiere, palazzetti dello sport e altri luoghi pubblici con regole molto simili a quelle previste dal Green Pass rafforzato italiano. Finora in Francia si poteva accedere a tutti questi luoghi con un Green Pass semplice, ottenibile anche con un tampone negativo. Il “passe vaccinal” sarà obbligatorio solo per le persone con più di 16 anni.

L’approvazione – 215 voti favorevoli, 58 contrari e 7 astensioni – è arrivata al termine di una lunga discussione parlamentare che non può dirsi conclusa perché i parlamentari socialisti hanno annunciato di voler sottoporre il testo al Consiglio costituzionale per verificare il rispetto delle “libertà fondamentali”: l’ulteriore passaggio rinvierà di alcuni giorni la promulgazione della legge e di fatto l’introduzione in Francia del “passe vaccinal”.

Tra le altre cose, come riporta l’agenzia AFP che ha avuto conferme da fonti governative, il Green Pass francese sarà obbligatorio anche per tutti gli sportivi professionisti che dovranno disputare competizioni in Francia. Se questa regola sarà confermata, Novak Djokovic non potrà giocare il Roland Garros. Djokovic è stato espulso dall’Australia, dove avrebbe dovuto giocare gli Australian Open, per via delle posizioni di Djokovic contrarie al vaccino per il coronavirus.

All’inizio di gennaio il presidente francese Emmanuel Macron aveva detto di volere «rompere le palle» («emmerder») il più possibile a chi non si era ancora vaccinato contro il coronavirus, in modo da indurlo a vaccinarsi per proteggere se stesso e il resto della popolazione. Il governo ha istituito l’obbligo per limitare la pressione sugli ospedali che anche in Francia, come in molti paesi europei, sono in difficoltà a causa delle conseguenze della quarta ondata dell’epidemia.

Finora in Francia il 79 per cento delle persone ha ricevuto almeno una dose del vaccino e tra queste il 39,3 per cento ha ricevuto il richiamo (cioè la terza dose o la seconda per chi era stato vaccinato con Johnson & Johnson). In Italia l’83,5 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose e tra i vaccinati il 45,5 per cento ha ricevuto il richiamo.