L’Alto Adige ha ammesso che non riesce più a tracciare i contatti dei positivi

E ha fatto appello alla responsabilità dei cittadini, riconoscendo una situazione che esiste da settimane in tutta Italia

La fila in un centro vaccinale di Bolzano (ANSA / Stefan Walisch)
La fila in un centro vaccinale di Bolzano (ANSA / Stefan Walisch)

L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha pubblicato un comunicato stampa in cui ha ammesso di non riuscire più a tracciare i contatti delle persone positive al coronavirus, e ha pertanto fatto appello alla responsabilità della popolazione per limitare il più possibile nuovi contagi.

L’alto numero di persone infette rende attualmente impossibile contattare la catena di contatti avuti da un caso positivo. Pertanto, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si appella alla responsabilità di tutti.

Il comunicato dell’Azienda sanitaria altoatesina è una valutazione onesta di quello che in realtà sta succedendo da settimane in tutte le regioni italiane: le persone che sono attualmente positive – o meglio: che lo sono ufficialmente – sono più di un milione, ciascuna ha i suoi contatti stretti, e da tempo le ASL non riescono più a stare dietro ai provvedimenti di quarantena. Succede peraltro che non riescano nemmeno a processare rapidamente i provvedimenti di isolamento, quelli che riguardano le persone che risultano positive. Le quarantene, che da alcuni giorni sono state sostituite dalle “autosorveglianze” per i vaccinati con il richiamo o con la seconda dose ricevuta da meno di 4 mesi, sono di fatto autogestite dagli interessati un po’ ovunque.

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Rispetto alle prime fasi della pandemia risalire all’origine del contagio e seguirne la diffusione è diventato più complicato: oggi le persone sono molto più esposte a situazioni in cui rischiano di essere contagiate o di contagiare, visto che non ci sono più le severe restrizioni in vigore fino a pochi mesi fa. Il recente aumento dei contagi dovuto alla diffusione della variante omicron ha fatto sì che le forze a disposizione per continuare a tracciare i contatti si siano rese insufficienti, e il lavoro tracciamento fatto dalle aziende sanitarie locali si è di fatto bloccato.

Nel comunicato l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige dice che di recente i contagi sono aumentati anche a causa delle «maggiori interazioni sociali avute durante le festività», e spiega che rintracciare tutti i contatti di una persona contagiata è diventato impossibile:

Per questi motivi è al momento impossibile tracciare tempestivamente i contatti di una persona infetta. Chiamare a tal fine tutti coloro che sono attualmente in isolamento o in quarantena perché positivi non è più fattibile a causa di ovvi limiti temporali. Pertanto, si fa appello alla responsabilità personale di ciascuno/a cittadino/a nel limitare occasioni di contagio. Contestualmente, è fondamentale indossare le mascherine nel caso che i contatti siano inevitabili, mantenere il distanziamento sociale e adottare le corrette misure igieniche.