Cosa cambia tra zona gialla e zona bianca

La sola differenza è l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto: tutte le altre sono venute meno con l'entrata in vigore del Green Pass rafforzato

(ANSA/TINO ROMANO)
(ANSA/TINO ROMANO)

La maggior parte delle regioni italiane si trova in zona bianca, la fascia di rischio che prevede le restrizioni minori per contrastare la pandemia da coronavirus. Nella fascia di rischio successiva, la zona gialla, si trovano al momento solo il Friuli Venezia Giulia, la provincia autonoma di Bolzano, e da lunedì 13 dicembre anche la Calabria.

L’unica differenza tra le regole della zona gialla e quelle della zona bianca riguarda l’uso delle mascherine, che nella prima sono obbligatorie anche nei luoghi all’aperto, e non solo nei luoghi chiusi, in quelli affollati all’aperto e sui trasporti pubblici.

Fino al 6 dicembre c’erano altre minime differenze tra zona gialla e zona bianca, che però sono venute meno con l’entrata in vigore del Green Pass rafforzato, il certificato che si può ottenere solo con la vaccinazione o con la guarigione dal coronavirus. Ad esempio non ci sono più distinzioni per quanto riguarda i limiti di capienza di eventi, spettacoli e ristoranti, a cui tanto in zona bianca quanto in zona gialla ora si può accedere solo con il Green Pass rafforzato.

Un’altra differenza che è stata annullata dal nuovo Green Pass è che non c’è più un limite al numero di persone che possono sedersi allo stesso tavolo al chiuso di un bar o di un ristorante (prima del 6 dicembre in zona gialla il limite era di 4 commensali non conviventi).

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