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  • Lunedì 6 dicembre 2021

La campagna elettorale di Éric Zemmour è iniziata con scontri e violenze

Nel primo vero comizio alcuni attivisti antirazzisti sono stati picchiati dai sostenitori del candidato di estrema destra, aggredito a sua volta

Eric Zemmour durante il comizio per l'apertura della sua campagna elettorale, domenica 5 dicembre a Villepinte, poco fuori Parigi (AP Photo/ Rafael Yaghobzadeh)
Eric Zemmour durante il comizio per l'apertura della sua campagna elettorale, domenica 5 dicembre a Villepinte, poco fuori Parigi (AP Photo/ Rafael Yaghobzadeh)

Domenica a Parigi ci sono stati scontri e violenze durante il comizio di apertura della campagna elettorale di Éric Zemmour, popolarissimo giornalista e conduttore tv di estrema destra che martedì scorso si era candidato ufficialmente alla presidenza francese, dopo mesi di voci insistenti. Un gruppo di attivisti antirazzisti che avevano provato a contestare Zemmour al comizio è stato insultato, aggredito e colpito con delle sedie dai suoi sostenitori. Un altro video diffuso online sembra mostrare lo stesso Zemmour che a un certo punto viene preso per il collo da un uomo.

Il comizio di inaugurazione della campagna elettorale di Zemmour si è tenuto nel polo fieristico di Villepinte, nella periferia nord-est di Parigi, dove tra le altre cose lui era già stato a fine ottobre per una fiera dedicata alla sicurezza, durante la quale aveva puntato un fucile ad alta precisione contro i giornalisti presenti. Domenica, riprendendo i temi più cari dei suoi discorsi in questi mesi, tra cui l’ostilità al multiculturalismo, al femminismo e all’accoglienza delle persone migranti, Zemmour ha detto che «la posta in gioco è altissima» e ha aggiunto che se verrà eletto i francesi potranno cominciare a «riprendersi il paese più bello del mondo».

Le violenze sono cominciate dopo che gli attivisti del gruppo SOS Racisme si erano alzati dalle proprie sedie, mostrando la scritta Non au racisme (“no al razzismo”) formata sulle loro magliette. Gli attivisti sono stati aggrediti, picchiati e rincorsi dai sostenitori di Zemmour, che li hanno anche colpiti lanciando delle sedie. Almeno due di loro sono stati visti lasciare la sala con i vestiti insanguinati, scrive France24.

Aline Kremer, che ha organizzato la protesta di SOS Racisme, ha detto all’agenzia di stampa AFP che gli attivisti del gruppo volevano soltanto «manifestare in maniera pacifica», e che invece i sostenitori del candidato presidente li hanno aggrediti e picchiati.

All’evento hanno partecipato migliaia di sostenitori di Zemmour, che già prima di candidarsi ufficialmente si era fatto notare per alcuni gesti assai poco presidenziali. In città invece vari gruppi antifascisti avevano organizzato una manifestazione per contestare la sua candidatura.

Durante il comizio vero e proprio i suoi sostenitori hanno insultato e contestato l’attuale presidente francese, Emmanuel Macron. Uno dei temi della sua campagna elettorale è la riduzione di quello che ha definito il «potere dei media»: alcuni giornalisti e la troupe di un popolare canale televisivo francese che stavano documentando l’evento sono stati fischiati e allontanati.

Oltre alle immagini delle violenze nei confronti dei manifestanti che stavano protestando contro il razzismo, come detto, un altro video sembra mostrare Zemmour che nella confusione viene aggredito da un uomo che gli mette le mani attorno al collo. Secondo quanto scritto dal Guardian, Zemmour avrebbe riportato lievi ferite.

– Leggi anche: La candidatura e i molti inciampi di Eric Zemmour