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  • Lunedì 29 novembre 2021

Il governo deve capire come controllare il Green Pass a milioni di persone

Tra i mezzi pubblici e la nuova versione dalla prossima settimana le cose si faranno molto complicate, e gli agenti sono pochi

(Cecilia Fabiano/ LaPresse)
(Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Oggi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese presiederà una riunione con i venti prefetti dei capoluoghi di regione, il capo della Polizia Lamberto Giannini e i comandanti generali di Carabinieri e Guardia di Finanza per organizzare il sistema dei controlli del Green Pass nelle due versioni pensate dal governo, quello “base” e quello cosiddetto “rafforzato”, ottenibile solo con la vaccinazione o la guarigione dal coronavirus, necessario dal 6 dicembre per accedere a locali ed eventi pubblici.

Accertare il rispetto degli obblighi, cioè controllare milioni di persone ogni giorno, è una delle questioni più complesse e delicate delle nuove regole decise dal governo per limitare la diffusione del coronavirus.

Il decreto prevede che dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022 la versione “base” del Green Pass, disponibile anche con un tampone negativo fatto nelle precedenti 48 ore, sarà obbligatoria per salire sui mezzi pubblici locali, come bus e tram, e sui treni regionali. Finora, era necessario soltanto per treni a lunga percorrenza, aerei e traghetti interregionali. Il Green Pass “rafforzato”, invece, vale 9 mesi dall’ultima somministrazione per chi si è vaccinato, e sei mesi dalla guarigione per chi ha avuto la COVID-19. Servirà per accedere a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.

– Leggi anche: Il governo ha deciso delle restrizioni per i non vaccinati

L’estensione del Green Pass anche ai mezzi di trasporto locale, utilizzati ogni giorno da milioni di persone per spostarsi, comporta un ulteriore e significativo aumento dei controlli. Durante la conferenza stampa in cui è stato presentato il decreto, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che «le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo totale. C’è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli».

Le misure operative delle indicazioni di Draghi sono riportate nell’articolo 7 del decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale. Nel testo si legge che ciascun prefetto deve convocare entro martedì 30 novembre il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed entro giovedì 2 dicembre adottare «un piano per l’effettuazione costante di controlli, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia e del personale dei corpi di polizia municipale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, in modo da garantire il rispetto dell’obbligo del possesso delle certificazioni». Ogni settimana, inoltre, i prefetti devono trasmettere al ministero dell’Interno una relazione dei controlli eseguiti.

L’indicazione esplicita della possibilità di eseguire controlli «anche a campione» consente di evitare conseguenze rilevanti sul sistema dei trasporti locali: controllare il Green Pass a ogni singola persona che sale su un autobus o entra in metropolitana sarebbe stato di fatto impossibile e avrebbe intasato l’erogazione del servizio, anche senza considerare gli assembramenti che ne sarebbero derivati. Solo sulla metropolitana di Milano, per esempio, sale circa un milione di passeggeri ogni giorno, 500mila su quella di Roma. «A nessuno sfugge che non è semplice controllare sulla metro, ma l’impegno da parte del ministero dell’Interno è di intensificare i controlli», ha spiegato la ministra degli Affari regionali Maria Stella Gelmini.

Ma il problema di come verificare il possesso del Green Pass rimane, anche con controlli a campione, perché secondo il ministero il personale in servizio alle forze dell’ordine non è sufficiente: con la riforma Madia, nel 2017, il numero degli agenti di Polizia è passato da 117mila a 111mila e oggi sono circa 94mila a cui vanno aggiunti 104 mila carabinieri, 57 mila finanzieri e 64 mila agenti di Polizia locale. Troppo pochi, secondo Lamorgese, dovendo garantire anche il normale presidio del territorio.

La ministra ha detto che «se fossimo di più sarebbe meglio». «Noi abbiamo delle carenze di organico. Ricordiamoci che gli organici delle forze di polizia sono stati tagliati nel corso degli anni, oggi gli agenti hanno tanti impegni, ma lavoreremo e faremo dei piani. Saranno controlli a campione e cercheremo di sensibilizzare anche i gestori di locali e piscine», ha spiegato prima di sottolineare che dal primo gennaio sono state comunque controllati 28 milioni di persone e 3,6 milioni di locali: «Ora si farà di più con le forze che abbiamo».

Nella riunione con i prefetti dei capoluoghi di regione verranno discussi dettagli operativi sulla frequenza dei controlli a campione e sui luoghi dove dovranno essere intensificati per rispettare gli obiettivi del decreto. È presumibile che nei primi giorni in cui il decreto sarà operativo, dopo il 6 dicembre, i controlli saranno più rigorosi e frequenti.

Secondo la Stampa, inoltre, nei prossimi giorni il governo discuterà un nuovo decreto o un emendamento per rafforzare i controlli anche sulle strade ai confini con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia costringendo gli automobilisti a mostrare il Green Pass e a controllare la temperatura corporea. Una modalità che finora non è prevista dai decreti approvati e che quindi dovrà essere aggiunta con nuove norme.