I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 9 novembre

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 6.032 casi positivi da coronavirus e 68 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 3.857 (80 in più di ieri), di cui 421 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri) e 3.436 negli altri reparti (74 in più di ieri). Sono stati analizzati 129.100 tamponi molecolari e 516.589 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,03 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,16 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 4.276 e i morti 32.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Veneto (883), Lombardia (849), Lazio (773), Sicilia (504) e Campania (493).

Le principali notizie della giornata
Nelle ultime settimane in molti paesi europei c’è stata una nuova, costante crescita dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e dei morti a causa dell’epidemia da coronavirus. Il peggioramento della situazione epidemiologica ha portato molti esperti a parlare di una nuova ondata dell’epidemia, la quarta, che però sembra diversa dalle precedenti: ne abbiamo parlato meglio qui.

In Italia da inizio ottobre è prevista la somministrazione di una terza dose del vaccino contro il coronavirus per il personale sanitario, i soggetti “fragili” e le persone con più di 60 anni di età. Molte di queste si sono chieste se possa essere utile sottoporsi prima a un test sierologico – quello che attraverso un campione di sangue rileva la quantità di anticorpi nell’organismo – così da decidere se ricevere o meno il richiamo del vaccino. Come hanno spiegato nelle ultime settimane numerosi esperti, però, il sierologico in questo caso non serve: è uno spreco di tempo e denaro, e rischia inoltre di confondere ulteriormente le idee a chi si appresta a fare un richiamo.

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