Un sondaggio su Twitter ha chiesto a Musk di vendere il 10% delle sue azioni di Tesla

Era stato lo stesso Musk a pubblicarlo, dicendo che avrebbe rispettato il risultato: c'entra un dibattito sulle tasse negli Stati Uniti

(AP Photo/Susan Walsh)
(AP Photo/Susan Walsh)

In un sondaggio su Twitter, più di due milioni di persone hanno chiesto a Elon Musk, imprenditore statunitense fondatore di Tesla e una delle persone più ricche al mondo, di vendere il 10 per cento delle sue azioni di Tesla, una società con un altissimo valore sul mercato. Musk aveva pubblicato il sondaggio domenica, dicendo che avrebbe rispettato il risultato, «qualunque sia».

Musk aveva presentato il sondaggio spiegando che ultimamente si parla molto di misure più eque per tassare azioni e capitali finanziari, e che vendere il 10 per cento delle azioni di Tesla – pagando una relativa commissione sulla cessione – poteva essere un modo per “bilanciare” le mancate tasse che Musk non ha dovuto pagare per anni.

Al sondaggio hanno partecipato 3,5 milioni di persone: l’opzione per chiedere a Musk di vendere le sue azioni ha vinto col 57,9 per cento dei voti.

Musk ha beneficiato per anni dei cosiddetti unrealized gains, che in italiano vengono definite “plusvalenze”: sono i guadagni legati all’aumento di valore delle azioni, guadagni che esistono sulla carta ma che negli Stati Uniti sono difficilmente tassabili fino a che le azioni non vengono vendute generando liquidità. Il tema dei guadagni legati alle plusvalenze è molto discusso in queste settimane negli Stati Uniti, per via di una proposta del Partito Democratico di creare una nuova tassa sugli unrealized gains per le persone particolarmente facoltose. La tassa servirebbe per dare copertura finanziaria ad alcune delle più ambiziose riforme sociali proposte dall’amministrazione di Joe Biden.

Al momento le azioni di Tesla valgono circa 1.222 dollari, cioè circa 1.050 euro. Il Wall Street Journal ha calcolato che dato che Musk possiede circa il 17 per cento delle azioni della società, venderne il dieci per cento equivarrebbe a generare introiti per circa 21 miliardi di dollari. Non è ancora chiaro quando Musk intenda rispettare il suo impegno.

Musk è noto per usare Twitter in maniera spesso imprevedibile: circa un anno fa, per esempio, aveva twittato che secondo lui il valore delle azioni di Tesla era troppo alto, facendo perdere loro circa 13 miliardi di dollari. Nel 2018 si era dovuto dimettere dalla carica di presidente di Tesla per avere annunciato, sempre su Twitter, che avrebbe ritirato Tesla dalla borsa, salvo poi ritrattare poco dopo. «Alcune persone usano i propri capelli per esprimere sé stesse. Io uso Twitter», ha spiegato Musk di recente.