Elon Musk ha chiesto a Twitter se vendere il 10% delle sue azioni di Tesla

Per poterci pagare le tasse: «Rispetterò il risultato del sondaggio qualunque sia»

Elon Musk (Britta Pedersen-Pool/Getty Images)
Elon Musk (Britta Pedersen-Pool/Getty Images)

Elon Musk, imprenditore statunitense fondatore di Tesla e una delle persone più ricche al mondo, ha chiesto con un sondaggio su Twitter se vendere o meno il 10 per cento delle sue azioni di Tesla, una delle società con il più alto valore sul mercato, per pagare le tasse sui soldi derivanti dalla vendita. «Rispetterò il risultato del sondaggio qualunque sia», ha aggiunto.

Musk ha presentato il sondaggio dicendo che «ultimamente si parla molto delle plusvalenze (“unrealized gains”) come sistema per evitare di pagare le tasse», e ha spiegato che «per questo propongo di vendere il 10 per cento delle mie azioni di Tesla».

Gli “unrealized gains” di cui parla Musk sono i guadagni legati all’aumento di valore delle azioni, guadagni che esistono sulla carta ma che negli Stati Uniti sono difficilmente tassabili fino a che le azioni non vengono vendute generando liquidità. Musk, per esempio, è considerato una delle persone più ricche del mondo proprio grazie al suo controllo del 20 per cento circa delle azioni di Tesla, che ha oggi un valore di mercato di 1.200 miliardi di dollari. Come ha spiegato lui stesso «Io non ricevo un salario in contanti o bonus. Ho solo azioni, per questo l’unico modo che ho per pagare le tasse personalmente sarebbe vendere azioni».

Il tema dei guadagni legati alle plusvalenze è molto discusso negli Stati Uniti in queste settimane, per via di una proposta del partito Democratico di creare una nuova tassa sugli “unrealized gains” per le persone particolarmente facoltose. La tassa, che servirebbe per dare copertura finanziaria ad alcune delle più ambiziose riforme sociali proposte dall’amministrazione Biden, riguarderebbe persone con più di 1 miliardo di dollari di beni o che hanno dichiarato per almeno tre anni consecutivi redditi superiori ai 100 milioni di dollari. La tassa, così proposta, riguarderebbe meno di 1.000 persone negli Stati Uniti ma potrebbe generare tra i 200 e i 250 miliardi di tasse in 10 anni.

Il sondaggio di Musk, che ha criticato la proposta dei Democratici, si chiuderà automaticamente intorno alle 8 di domenica sera, ora italiana. Al momento i favorevoli alla vendita delle azioni sono circa il 56 per cento dei più di 2 milioni di votanti.