Un’assistente sanitaria di Treviso che aveva finto di vaccinare centinaia di persone è stata condannata a pagare 550mila euro di risarcimento

Emanuela Petrillo (GiulioCossu/Photojournalist via ANSA)
Emanuela Petrillo (GiulioCossu/Photojournalist via ANSA)

Martedì la sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia della Corte dei Conti, l’organo giudiziario previsto dalla Costituzione per vigilare sull’uso delle risorse pubbliche, ha condannato Emanuela Petrillo, l’assistente sanitaria che aveva fatto finta di eseguire vaccinazioni su centinaia di pazienti anche a Treviso, a pagare 550mila euro di risarcimento all’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale.

Tra il 2009 e il 2015, Petrillo aveva finto di somministrare vaccini a centinaia di persone in Friuli. L’azienda aveva quindi dovuto pianificare una nuova e massiccia campagna vaccinale: il risarcimento dovrà coprire i costi dell’acquisto di nuove dosi e le ore di straordinario degli infermieri che avevano dovuto somministrarle. Petrillo, che ha 35 anni, aveva poi reiterato il comportamento anche in un’azienda sanitaria di Treviso nel 2017, come comunicato  a suo tempo dalla stessa azienda sanitaria di Treviso, da cui era stata poi denunciata e licenziata.

Il processo in corso, iniziato nel 2019 al tribunale di Udine, si riferisce comunque a quanto avvenuto in Friuli: la prossima udienza sarà il 14 dicembre e la sentenza di primo grado sarà emessa a febbraio del 2022 (la sentenza della Corte dei Conti sarà effettiva solo dopo il verdetto del Tribunale di Udine).