• Italia
  • Domenica 10 ottobre 2021

Gli scontri durante il corteo dei “No Green Pass” a Roma

Sono state arrestate 12 persone, tra cui i capi di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino

(Cecilia Fabiano/ LaPresse)
(Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Dodici persone sono state arrestate tra sabato e domenica per gli scontri tra manifestanti e polizia durante il corteo organizzato a Roma per protestare contro l’obbligo di presentare il Green Pass per tutti i lavoratori a partire dal 15 ottobre. Tra gli arrestati – hanno detto fonti di polizia ad Ansa – ci sono Roberto Fiore, fondatore del partito neofascista Forza Nuova, e Giuliano Castellino, capo romano dell’organizzazione neofascista. Durante gli scontri 38 agenti delle forze dell’ordine e alcuni manifestanti sono stati feriti ed è stata assaltata la sede romana della CGIL. Una trentina di persone poi è entrata con la forza nel Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I dove era stato portato uno dei partecipanti alla protesta in stato di fermo.

Tutto è cominciato verso le 15 in Piazza del Popolo, con una manifestazione che era stata autorizzata dalla Questura di Roma. Secondo quanto scrivono i giornali sarebbero state presenti circa 10mila persone. Da lì si è sviluppato un corteo, a cui si sono aggiunti anche diversi esponenti di Forza Nuova.

Giuliano Castellino di Forza Nuova durante il corteo “No Green Pass” a Roma, 9 ottobre 2021 (Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Nel corso del pomeriggio alcuni gruppi di persone si sono staccati dalla manifestazione principale e hanno cercato di forzare i posti di blocco della polizia: una parte si è diretta verso via Veneto per raggiungere la sede della CGIL in Corso d’Italia, vicino a Villa Borghese. Tra loro – sono stati fotografati e filmati – c’erano anche Fiore, e Castellino, che peraltro era sotto regime di sorveglianza speciale.

– Leggi anche: Chi sono Roberto Fiore e Giuliano Castellino

Alcune persone sono riuscite a sfondare le porte d’ingresso della sede del sindacato e a entrare, arrivando fino al quarto piano, dove si trova l’ufficio del segretario nazionale Maurizio Landini. Durante l’assalto tre carabinieri sono stati feriti. La polizia sta indagando sui danni all’edificio, in particolare ad alcune opere d’arte.

Sia all’ingresso di Villa Borghese che nei pressi della sede del governo, Palazzo Chigi, i manifestanti hanno attaccato le camionette della polizia, che ha cercato di respingere l’assalto con la forza, utilizzando idranti, gas lacrimogeno e manganelli.

Nella notte invece una trentina di persone si è introdotta con la forza nel Pronto Soccorso dell’Umberto I: hanno rotto la porta d’ingresso e hanno occupato l’ingresso per parecchio tempo. «Per fortuna sono stati bloccati prima che potessero entrare nell’area dove c’erano più pazienti», ha raccontato il direttore del Pronto Soccorso Francesco Pugliese a Repubblica, «ma in concreto hanno bloccato l’accesso della sala rossa, che è la sala critica del Pronto Soccorso, mettendo a rischio l’eventuale paziente grave che poteva arrivare in qualsiasi momento». Sono poi intervenute le forze dell’ordine. Sono state ferite cinque persone, due agenti delle forze dell’ordine e tre membri del personale sanitario che erano stati aggrediti «con lancio di bottiglie».

Anche a Milano c’è stata una grossa manifestazione contro il Green Pass, peraltro non autorizzata, che è cominciata nel pomeriggio a Piazza Fontana ed è proseguita fino a tarda sera. Non ci sono stati scontri come quelli di Roma, ma tre persone sono state lievemente ferite e quattro persone sono state arrestate. I manifestanti hanno provato a entrare nella Stazione Centrale ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine.