Dal 15 ottobre tutti i lavoratori che non avranno il Green Pass non percepiranno lo stipendio, ma non saranno sospesi: inizialmente la sospensione era prevista per i lavoratori pubblici

(MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA)
(MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA)

Il 21 settembre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto, approvato la scorsa settimana dal governo, che dal 15 ottobre estenderà l’obbligo del Green Pass a gran parte dei lavoratori – circa 23 milioni – sia del settore pubblico che di quello privato. Nel testo firmato da Mattarella e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è stato però eliminato un passaggio presente in quello originariamente approvato dal governo: tutti i lavoratori sprovvisti di Green Pass saranno considerati assenti ingiustificati e non riceveranno lo stipendio per ogni giorno di assenza, ma non verranno sospesi. Nella bozza del decreto approvato dal governo era invece prevista la sospensione dopo cinque giorni di assenza per i soli lavoratori pubblici.

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Nel testo firmato da Mattarella le sanzioni nei confronti dei lavoratori pubblici e di quelli privati sono state equiparate, ed è stata eliminata del tutto la possibilità di sospensione. Ora nel testo è scritto che i lavoratori senza Green Pass sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della certificazione «e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro». La possibilità di sospensione è stata però mantenuta per le imprese con meno di quindici dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata.

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