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  • Giovedì 16 settembre 2021

Il Green Pass sarà obbligatorio per 23 milioni di lavoratori

A partire dal 15 ottobre: il governo ha presentato una delle più rigide ed estese misure contro il coronavirus al mondo

(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)
(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)

Dal 15 ottobre il Green Pass sarà obbligatorio per i lavoratori, sia del settore pubblico che del privato, ha annunciato giovedì sera il ministro della Salute Roberto Speranza, presentando il nuovo decreto approvato dal governo insieme ai ministri Renato Brunetta, Andrea Orlando e Mariastella Gelmini. I controlli spetteranno ai datori di lavoro, a campione o preferibilmente all’accesso sul luogo di lavoro, e chi non avrà il Green Pass sarà sanzionato con una sospensione senza retribuzione. Il decreto vieta il licenziamento e altre forme di provvedimenti disciplinari.

Quella decisa dal governo Draghi è una delle più rigide ed estese misure di questo tipo approvate nel mondo: in Europa nessun altro stato ha finora reso obbligatorio l’equivalente del Green Pass per tutte le categorie professionali. Da metà ottobre invece in Italia gran parte dei lavoratori – 23 milioni quelli coinvolti, secondo le stime citate da Brunetta – dovranno o essere vaccinati o guariti dalla COVID-19 entro sei mesi, o aver fatto da poco un tampone risultato negativo. Come già per i lavoratori della scuola, l’obbligo del Green Pass non si applica alle persone esenti dalla campagna vaccinale per motivi medici.

Il ministro Speranza ha detto che il governo ha già dato parere favorevole a un emendamento al decreto attualmente in discussione alla Camera che allargherà a 72 ore la validità dei test molecolari; i test antigenici, che richiedono peraltro un tempo minore per ottenere il risultato, continueranno a valere 48 ore.

Il decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e nella conferenza i ministri hanno fatto esplicitamente riferimento all’ultima bozza diffusa alla stampa e inviata alle regioni, senza presentarne tutto il contenuto: nel testo si dice tra le altre cose che il Green Pass non sarà più valido 15 giorni dopo la prima dose del vaccino, bensì immediatamente.

L’obbligo del Green Pass varrà non solo per i lavoratori dipendenti, ma anche per i lavoratori autonomi, ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, specificando che il nuovo decreto però si concentra sui posti di lavoro dove c’è una porta di accesso, cioè dove è possibile fare controlli. Ha anche detto che tali controlli potranno essere fatti all’ingresso, ad esempio usando tornelli, oppure, specialmente nelle realtà più piccole, a campione. Il ministro Speranza ha invece aggiunto che queste misure varranno almeno fino al 31 dicembre 2021, attuale termine dello stato di emergenza. È coinvolto dall’obbligo anche chi fa volontariato, dice il testo inviato alle regioni.

Il comunicato stampa del governo che spiega le disposizioni del decreto dice anche che per i lavoratori che saranno trovati senza Green Pass sul luogo di lavoro «è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari». Invece per i datori di lavoro che non rispettano le regole previste dal decreto e non effettuano controlli «è invece prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro».

Nel comunicato stampa il governo ha anche detto che entro il 30 settembre, «in ragione dell’estensione dell’obbligo di Green Pass e dell’andamento della campagna vaccinale», il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che si occupa di fornire consulenze sulla pandemia esprimerà un nuovo parere circa la possibilità di aumentare la capienza massima nei luoghi in cui si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative, come cinema, teatri e stadi.

Il governo ha deciso anche di introdurre l’obbligo per le farmacie di adottare i prezzi calmierati per i tamponi: 15 euro per gli adulti, 8 euro per i minorenni. Per chi non può vaccinarsi per motivi medici e lo può dimostrare con un certificato, i tamponi saranno gratuiti.