Anche all’ambasciata americana di Berlino ci sono stati casi della misteriosa “sindrome dell’Avana”

L'ambasciata americana a Berlino, in Germania (Sean Gallup/Getty Images)
L'ambasciata americana a Berlino, in Germania (Sean Gallup/Getty Images)

Da agosto la polizia di Berlino sta indagando su alcuni presunti casi – avvenuti nell’ambasciata americana in Germania – della cosiddetta “sindrome dell’Avana”, il misterioso malessere che negli ultimi cinque anni ha colpito decine di diplomatici americani e canadesi.

Dal 2016 più di 200 funzionari americani hanno avuto sintomi riconducibili alla sindrome dell’Avana – mal di testa, spossatezza, nausea, problemi alla vista, udito ed equilibrio, e in alcuni casi problemi di memoria – sia nella capitale cubana che all’estero. Da tempo i servizi di intelligence americani sospettano che questo malessere sia collegato all’utilizzo di onde elettromagnetiche ad alta frequenza e che possa essere il risultato di attacchi deliberati da parte della Russia: finora però gli esperti non sono riusciti a trovare prove concrete a sostegno di questa teoria.

Venerdì il presidente Joe Biden ha promesso di scoprire quale sia la causa e chi sia responsabile della sindrome.