• Mondo
  • Domenica 2 dicembre 2018

Continuano i misteriosi problemi di salute di chi lavora nelle ambasciate a Cuba

Un altro dipendente dell'ambasciata canadese ha subito un misterioso "attacco sonoro": in tutto le persone coinvolte sono 38

La sede dell'ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana, Cuba (YAMIL LAGE/AFP/Getty Images)
La sede dell'ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana, Cuba (YAMIL LAGE/AFP/Getty Images)

Un altro diplomatico che ha lavorato all’ambasciata canadese a Cuba ha avuto problemi di salute simili a quelli riportati negli ultimi due anni da decine di altri diplomatici canadesi e americani che lavorano a Cuba. Non è chiaro a cosa siano dovuti i sintomi: inizialmente si era parlato di un “attacco sonoro” da parte di Cuba, poi di microonde: non ci sono ancora prove certe, né sul metodo usato né sui responsabili. L’ultimo episodio è avvenuto a settembre, a circa due anni di distanza dal primo, ma il governo canadese l’ha reso pubblico solo pochi giorni fa. Il Canada ha fatto sapere che nei prossimi giorni manderà una delegazione di esperti a Cuba, per valutare la situazione e decidere se richiamare quasi tutti i suoi diplomatici, come già hanno fatto gli Stati Uniti per la stessa ragione.

Così come molti altri prima di lui, il diplomatico – di cui non è nota l’identità – ha avuto vari sintomi tra cui spossatezza, nausea e problemi di vista, udito ed equilibrio. Finora hanno avuto sintomi simili 25 statunitensi e 13 canadesi (diplomatici e loro familiari), e ancora non si è capito perché. Cuba ha negato di avere un ruolo negli attacchi e sostiene di non avere idea di cosa possa causare i problemi.

La vicenda dei sospetti attacchi sonori era emersa per la prima volta nell’estate del 2017, quando il Dipartimento di Stato americano aveva annunciato l’espulsione di due diplomatici cubani in risposta ad alcuni “incidenti” presso l’ambasciata statunitense a Cuba, iniziati nel 2016 e evidentemente proseguiti almeno fino a questa estate. Gli “incidenti” avevano a che fare con suoni descritti come acuti e ripetitivi, simili a quelli prodotti da insetti come i grilli. Si è però poi pensato che la causa potesse avere a che fare con le microonde, le radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda minore di quella delle onde radio e maggiore di quella degli infrarossi. Le microonde, colpendo il cervello nella zona dei lobi temporali, cioè un po’ sopra rispetto alle orecchie e sotto le tempie, possono creare false sensazioni uditive, non si sa bene perché.

Fonti del governo canadese hanno fatto sapere a fine novembre che l’ultimo diplomatico ad aver mostrato sintomi aveva iniziato ad aver problemi quest’estate. Già ad aprile era comunque stato impedito ai diplomatici di portare la propria famiglia a Cuba. Ora, dopo l’ultimo caso, il Canada ha offerto a tutti i suoi diplomatici la possibilità di chiedere di non lavorare più a Cuba. Già nel 2017 gli Stati Uniti avevano invece deciso di dimezzare i diplomatici a Cuba e, come ritorsione, di espellere 15 diplomatici cubani dall’ambasciata di Washington.

Il Wall Street Journal ha scritto che le persone che hanno avuto i sintomi stanno “guarendo” con tempi diversi e che la maggior parte di loro ha nel frattempo ripreso a lavorare o andare a scuola, «anche se molti continuano comunque a mostrare alcuni sintomi». Sempre il Wall Street Journal ha scritto che quest’anno alcuni diplomatici statunitensi sono stati evacuati dall’ambasciata cinese dopo aver mostrato sintomi simili.