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  • Domenica 12 settembre 2021

La disputa sui migranti tra Francia e Regno Unito sta peggiorando

Le persone che attraversano la Manica partendo dalle coste francesi sono in aumento, e il Regno Unito minaccia di respingerle

(AP Photo/Matt Dunham)
(AP Photo/Matt Dunham)

Da alcuni giorni Francia e Regno Unito stanno litigando piuttosto animatamente sulla gestione dell’immigrazione. Le tensioni sono aumentate in seguito al recente aumento del numero di migranti che tentano di attraversare la Manica per raggiungere il Regno Unito, e dopo che quest’ultimo ha minacciato il respingimento delle barche che trasportano migranti. In risposta, il ministro degli Interni Gérald Darmanin giovedì ha scritto su Twitter che «la Francia non accetterà alcuna pratica contraria al diritto del mare» né «ricatti finanziari».

Lo scorso luglio i due paesi avevano raggiunto un accordo su un piano per ridurre l’immigrazione attraverso questa rotta – peraltro molto pericolosa – che prevedeva un finanziamento da parte del Regno Unito di oltre 62 milioni di euro, da usare per aumentare la sorveglianza lungo la costa e il personale da impiegare nel controllo della frontiera. Il “ricatto finanziario” di cui parla Darmanin è riferito all’ipotesi secondo cui il Regno Unito starebbe valutando di sospendere questo contributo economico. Secondo fonti del Times, questa ipotesi sarebbe stata proposta nei giorni scorsi dalla ministra dell’Interno britannica Priti Patel, durante un incontro con alcuni parlamentari del Partito Conservatore, di cui fanno parte sia lei e che il primo ministro Boris Johnson.

Visto l’aumento degli attraversamenti del canale, Darmanin e Patel si erano incontrati mercoledì scorso per discutere della questione, durante la quale – scrive il Financial Times – il primo avrebbe tentato di convincere la seconda del fatto che riportare verso la Francia le imbarcazioni sia una violazione del diritto del mare. Dopo l’incontro il ministero dell’Interno britannico aveva fatto sapere che «fermare gli attraversamenti è una priorità assoluta per i cittadini britannici, e che affrontare la piaga dell’immigrazione illegale e della criminalità organizzata è una sfida comune che nessuno dei due paesi può intraprendere da solo».

Nel 2021 i migranti arrivati nel Regno Unito su piccole imbarcazioni sono stati circa 13.500, un numero relativamente basso rispetto ad altri paesi del Mediterraneo come Italia e Spagna, ma già molto superiore rispetto all’anno scorso, quando erano arrivati un totale di 8.420 migranti.

Non è chiaro quali potranno essere gli sviluppi della disputa. Darmanin è contrario a una delle opzioni proposte dal Regno Unito, cioè formare un centro di comando condiviso tra le intelligence dei due paesi per contrastare i trafficanti, e ha anche escluso la possibilità di trovare un accordo bilaterale per il ritorno in Francia delle persone che riescano ad attraversare il canale.

D’altra parte, in molti tra membri dell’opposizione ed esperti hanno dubbi sulla possibilità che Patel riesca davvero ad attuare i respingimenti ipotizzati, perché sono operazioni molto pericolose e per via della mancanza di collaborazione da parte della Francia: ogni imbarcazione respinta dalle autorità britanniche avrebbe bisogno infatti di una nave francese che se ne prenda carico.