In Sicilia ci sono stati centinaia di incendi

La zona più interessata è stata quella di Catania, dove è bruciato completamente uno stabilimento balneare

Profilo Twitter dei Vigili del Fuoco
Profilo Twitter dei Vigili del Fuoco

Venerdì sono divampati centinaia di incendi nelle zone intorno alla piana di Catania, in Sicilia, sia sulla costa ionica che nell’entroterra. Sono arrivati fino ad alcuni quartieri densamente popolati di Catania, come San Giorgio e Fossa della Creta (entrambi a un paio di chilometri dal centro), e fino al lido la Plaia, a sud della città, dove hanno interamente distrutto lo stabilimento balneare “Le Capannine”. L’origine degli incendi non è ancora chiara, ma secondo i giornali locali e secondo il presidente della regione Nello Musumeci sarebbe dolosa.

Le operazioni dei Vigili del Fuoco sono andate avanti tutta la notte tra venerdì e sabato e nella mattina di sabato gli incendi sono stati in gran parte limitati o spenti, compresi quelli di Catania che in tutto sono stati circa trenta. Per il momento non ci sono state segnalazioni di persone ferite, ma molte case, villaggi turistici e stabilimenti sono stati evacuati.

Diverse strade cittadine sono state chiuse per ore, compresa l’Asse dei servizi, la strada ad alto scorrimento che passa nei pressi dell’aeroporto Fontanarossa. Tra venerdì e le prime ore della mattina di sabato le richieste di intervento ai Vigili del Fuoco sono state circa 300.

Hanno partecipato ai soccorsi anche la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto, che è intervenuta con mezzi navali per recuperare 150 persone rimaste bloccate nei pressi dei villaggi turistici “Primosole” e “Azzurro”. Seppure in misura minore, altri incendi hanno interessato anche tutte le altre province siciliane, esclusa Ragusa.

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