Cosa succede alla scherma italiana
Le medaglie d'oro che non arrivano e alcune sconfitte inaspettate stanno creando malumori e polemiche in una nazionale abituata a vincere
A due giorni dalla fine delle gare di scherma ai Giochi olimpici di Tokyo, l’Italia è al nono posto nel medagliere della disciplina con cinque medaglie vinte, nessuna delle quali d’oro. Cinque anni fa a Rio de Janeiro ne vinse complessivamente una in meno, ma con l’oro in più di Daniele Garozzo nel fioretto.
I Giochi di Tokyo stanno in un certo senso confermando il cambiamento in atto del mondo della scherma, un tempo dominata da un piccolo gruppo di nazioni, Italia compresa, e oggi molto più competitiva, come dimostrano i primi ori vinti in questi giorni da paesi con minor tradizione come Estonia e Hong Kong.
L’Italia è la squadra che sta subendo più contraccolpi. A Londra 2012 fu la nazione più vincente nella disciplina, con sette medaglie e tre ori. Anche a Pechino 2008 vinse il maggior numero di medaglie: sette, tra cui due ori.
Questa apparente crisi, e la possibilità concreta di non ottenere nemmeno un oro, come accadde l’ultima volta a Mosca 1980, sta creando malumori e polemiche nell’ambiente. Le discussioni si stanno concentrando soprattutto attorno alla squadra di fioretto femminile che, nonostante giovedì abbia vinto il bronzo, ha mancato la finale per l’oro sprecando un vantaggio di 11 punti contro la Francia, finendo per perdere 43-45.
L’ex schermitrice Elisa Di Francisca è stata parecchio severa nelle dichiarazioni alla stampa, poi ribadite in diretta sulla Rai nello spazio dedicato alle Olimpiadi. Fra le altre cose, Di Francisca ha detto: «Fossi stata il commissario tecnico avrei fatto chiudere ad Alice Volpi l’assalto finale contro la Francia, perché Arianna Errigo non stava tirando bene. Arianna è molto emotiva, si fa prendere dalle emozioni. Cipressa invece è stata brava: è la figlia del commissario tecnico, che è stato coraggioso a convocarla a discapito di altre ragazze. Secondo me il commissario tecnico ha qualche problemino, se non riesce a ottenere risultati».
In giornata, sempre in diretta sulla Rai, l’ex allenatore della Nazionale maschile di pallavolo, Julio Velasco, ha definito «disgustoso» l’intervento di Di Francisca per il modo in cui ha parlato di una collega e di un allenatore in un momento delicato subito dopo una sconfitta.
Oggi la squadra maschile della spada è stata eliminata al primo turno dalla Russia e non potrà quindi difendere o migliorare l’argento vinto a Rio de Janeiro. Uno dei membri della squadra, Marco Fichera, ha commentato il risultato ma anche il momento delicato della scherma italiana dicendo: «Oggi possiamo solo leccarci le ferite, prenderci le critiche e andare avanti. Ma chiedo a tutti di non mettere in discussione quello che abbiamo messo in cinque anni di attività. Il risultato è deludente, le critiche ci stanno e noi le accettiamo, ma non accettiamo più, neanche da perdenti, le critiche che leggiamo e abbiamo letto in questi giorni sul nostro professionismo. Questo non lo tolleriamo più».
Sabato l’Italia gareggerà nella sciabola a squadre femminile, partendo dai quarti di finale contro la Cina. Domenica invece sarà il turno del fioretto a squadre maschile, l’ultima gara della scherma a Tokyo.
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