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  • Venerdì 23 luglio 2021

L’eccezionale alluvione in Cina

Ha colpito la provincia di Henan ed è stata la più grave degli ultimi 60 anni: sono morte 33 persone, più di 200mila sono state costrette a lasciare le proprie case

Zhengzhou, Henan, Cina (ANSA/EPA)
Zhengzhou, Henan, Cina (ANSA/EPA)

Dal 17 luglio piogge molto intense hanno causato la più grave alluvione degli ultimi 60 anni nella provincia di Henan, nella Cina centrale: almeno 33 persone sono morte, più di 200mila sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e 8 risultano ancora disperse.

Le forti piogge si sono intensificate in particolare nel pomeriggio di martedì 20 luglio, e hanno colpito soprattutto il capoluogo della provincia, Zhengzhou, abitato da più di 12 milioni di persone: secondo il servizio meteorologico cittadino, tra sabato e martedì, in soli tre giorni, sono caduti sulla città 671,1 millimetri di pioggia, più della media annuale, che è di 604,8 millimetri. Inoltre in una sola ora, tra le 16 e le 17 di martedì, si sono riversati sulla città 201,9 millimetri di pioggia.

È la maggior quantità di pioggia caduta in un’ora nella provincia di Henan da quando si è iniziato a raccogliere questi dati negli anni Cinquanta: la peggior alluvione finora era stata quella dell’estate del 1975, quando il tifone Nina aveva portato piogge molto forti nella Cina centrale e provocato il crollo di 62 dighe della provincia, con la conseguente morte di più di 200mila persone: in quel caso però la quantità massima di pioggia caduta in un’ora era stata di 198,5 millimetri.

Una strada allagata a Zhengzhou
(Xinhua/ANSA/Cai Yang)

Secondo i meteorologi, le forti piogge nella provincia di Henan dell’ultima settimana sono state il risultato di una zona di bassa pressione alimentata dai forti venti monsonici tipici di questo periodo dell’anno, che però si sono intensificati a causa della presenza di due tifoni al largo delle coste della Cina meridionale e orientale: il tifone Cempaka e quello In-fa. Quest’ultimo in particolare, al momento di categoria 2, preoccupa perché nelle prossime ore potrebbe abbattersi sulle province orientali cinesi aumentando di potenza e causando ulteriori inondazioni.

Le alluvioni nella provincia di Henan, ricca di fiumi e bacini idrici, preoccupano perché oltre a essere una fondamentale risorsa per l’agricoltura cinese è sede di importanti industrie tecnologiche. Tra queste c’è anche Foxconn, la società di componentistica elettronica che produce dispositivi per conto di aziende come Apple: l’azienda ha detto a CNBC che la sua fabbrica non è stata danneggiata dalle inondazioni e che si sta monitorando la situazione.

Nel frattempo si sta procedendo alla conta dei danni provocati nell’ultima settimana nell’Henan e a Zhengzhou in particolare, dove 12 persone sono morte intrappolate nella metropolitana dopo che si era allagata. Le operazioni per drenare l’acqua dai tunnel della metropolitana sono in corso, molte strade sono ancora allagate, e ora che la situazione sta tornando gradualmente alla normalità ci si chiede se i servizi di allerta meteo abbiano funzionato a dovere.

Il salvataggio di alcune persone in un ospedale di Zhengzhou (Xinhua/ANSA/Yao Junyi)

Il servizio meteorologico provinciale ha detto di aver pubblicato un’allerta sulle imminenti piogge con due giorni di anticipo, e che da lunedì sera erano stati inviati più di 100 milioni di messaggi di testo ai telefoni cellulari delle persone interessate dalle piogge sui possibili rischi. Ciononostante le autorità cittadine avevano ritardato la chiusura della metropolitana di Zhengzhou, attirandosi molte critiche.

Sta circolando molto, per esempio, un post pubblicato su WeChat (una piattaforma cinese a metà tra un social network e un servizio di messaggistica) in cui viene mostrato come le autorità locali avessero detto che non c’era nessun problema nella metro e che nessun passeggero era in pericolo, mentre negli stessi momenti sui social network alcuni utenti avevano pubblicato filmati di cadaveri nei tunnel della metropolitana. I video erano stati successivamente eliminati dalla censura di stato cinese.