Da oggi chi va in Sardegna non deve più registrarsi o essere in possesso del “green pass”

La spiaggia di Cala Luna, nel golfo di Orosei (LOCCI/ANSA)
La spiaggia di Cala Luna, nel golfo di Orosei (LOCCI/ANSA)

Da oggi, mercoledì 16 giugno, i turisti che vanno in Sardegna non sono più obbligati a registrarsi sul sito della Regione o a essere in possesso del cosiddetto “green pass”, la certificazione che dimostra lo stato di avvenuta vaccinazione contro il coronavirus o la guarigione dall’infezione o di avere fatto un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.

Finora, la Regione aveva richiesto requisiti più rigorosi rispetto al resto d’Italia per l’ingresso sull’isola. Dal 5 marzo per entrare in Sardegna era obbligatorio registrarsi sul sito della Regione o tramite l’app Sardegna Sicura. In seguito all’introduzione dei “green pass” nel “Decreto Riaperture” del 22 aprile, che permettono di spostarsi da e verso Regioni in zona rossa e arancione, la Sardegna aveva poi aggiunto anche la possibilità di mostrare il certificato agli imbarchi di navi e aerei.

Nonostante dal 31 maggio la Sardegna fosse passata in zona bianca, dove è concesso entrare liberamente dalle altre regioni in zona bianca o gialla, il presidente Christian Solinas aveva prorogato l’obbligo di registrarsi o di essere in possesso del “green pass” fino ieri, 15 giugno, ma ha deciso di non rinnovarlo, permettendo quindi la libera circolazione dei turisti dalle altre regioni (ormai più di metà in zona bianca).