I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 18 maggio

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 4.452 casi positivi da coronavirus e 201 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 13.228 (550 in meno di ieri), di cui 1.689 nei reparti di terapia intensiva (65 in meno di ieri) e 11.539 negli altri reparti (485 in meno di ieri). Sono stati analizzati 125.370 tamponi molecolari e 137.494 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 3,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 3.452 e i morti 140.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Campania (598), Lombardia (598), Piemonte (437), Sicilia (411) e Puglia (407).

Le principali notizie della giornata
Lunedì sera, dopo settimane di trattative interne, il governo ha approvato una serie di nuove misure che accelerano le riaperture e allentano ulteriormente le restrizioni per il coronavirus. Tra le altre cose, i ristoranti potranno fare servizio al chiuso a pranzo e cena a partire dal primo giugno, senza più rispettare il termine del servizio alle 18, e i centri commerciali potranno riaprire anche nei giorni festivi dal weekend del 22-23 maggio. Dal primo giugno sarà ammesso il pubblico negli eventi sportivi all’aperto e dal primo luglio al chiuso, entro i limiti già fissati, mentre dal 15 giugno potranno iniziare a tenersi «le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose», cioè i ricevimenti dei matrimoni: a patto però che i partecipanti possiedano la “certificazione verde”, cioè il pass che dimostra l’avvenuta vaccinazione oppure la negatività al coronavirus.

Tra le principali novità annunciate dal governo c’è anche il posticipo del coprifuoco alle 23, ma non è ancora chiaro se a partire da mercoledì 19 (il comunicato del governo dice «dall’entrata in vigore del decreto», che al momento non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale). Successivamente il coprifuoco sarà prolungato fino a mezzanotte e infine abolito.

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