Gabriele Albertini ha rinunciato alla candidatura a sindaco di Milano

(ANSA/CLAUDIO PERI)
(ANSA/CLAUDIO PERI)

Gabriele Albertini non sarà il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni comunali di Milano. Lo ha ufficializzato con una lettera pubblicata sul suo sito personale. Albertini, che è stato sindaco del capoluogo lombardo dal 1997 al 2006 e poi eurodeputato di Forza Italia e senatore di Scelta civica, era il nome preferito dalla Lega guidata da Matteo Salvini. Negli ultimi giorni anche Fratelli d’Italia e Forza Italia sembravano aver appoggiato la candidatura di Albertini, che si era preso qualche giorno di tempo per valutare la proposta.

Questa è la lettera con cui ha confermato di non accettare la candidatura

In questo giorno a me caro, che coincide con la data in cui nel 1997 ho giurato da Sindaco per la prima volta, mi rivolgo ai concittadini milanesi, agli amici e sostenitori, ai leader del centro-destra: Matteo Salvini , Giorgia Meloni, e Silvio Berlusconi, al quale rivolgo con affetto un augurio di pronta guarigione.

Vi devo una risposta dopo settimane in cui ho sentito l’affetto e il sostegno di voi tutti. Alcuni sondaggi m’avevano indicato come possibile candidato vincente nella imminente consultazione elettorale per la scelta del Sindaco di Milano.

Purtroppo devo comunicare che per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità offertami.

Né voglio mantenere questa incertezza che potrebbe danneggiare il corso della campagna. Desidero però ribadire tre elementi già espressi. In primis la mia disponibilità nel corso della futura campagna ad accompagnare il candidato sindaco, sia nei contenuti, sia nella definizione e nella partecipazione ad una lista civica, fattore, secondo me, fondamentale per la vittoria elettorale.

In secondo luogo ritengo che, per le sfide che aspettano Milano, il candidato o la candidata debba essere giovane (il 15 maggio 1997 avevo 46 anni), rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa, e conoscere tutte le realtà di questa multiforme ed articolata città, anche quelle rese più fragili dalla pandemia. Anche la squadra dovrà essere attentamente scelta, ma anche competente, laboriosa, adeguatamente bilanciata tra i generi.

Infine intendo ribadire un concetto a mio modo di riflettere fondamentale: il Governo guidato da Mario Draghi si appresta a varare una serie di misure che assicureranno all’Italia risorse europee per 209 miliardi per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. In virtù di questo anche Milano riceverà una disponibilità ingente di risorse (circa 18 miliardi di euro).

Ebbene, ritengo che queste risorse eccezionali debbano essere gestite da una amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche e produttive, responsabili e volenterose.

A questo punto, nel ringraziarvi ancora, ed in un momento di forzoso distanziamento, mando un abbraccio virtuale a tutti.