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  • Mercoledì 5 maggio 2021

Trump è tornato a farsi sentire, con una specie di blog

Sul suo sito ha lanciato una sezione che ricorda da vicino una pagina di Twitter o Facebook, da cui era stato rimosso mesi fa

(Joe Raedle/Getty Images)
(Joe Raedle/Getty Images)

Martedì l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato una nuova sezione del proprio sito ufficiale che ricorda molto il profilo di un social network come Twitter o Facebook, da cui Trump è stato rimosso quattro mesi fa per il suo coinvolgimento nell’attacco al Congresso statunitense del 6 gennaio.

Lo staff di Trump ha precisato che la nuova sezione del sito non è il nuovo social media per i suoi sostenitori di cui si parla da tempo: «su quel fronte avremo nuove informazioni molto presto», ha scritto su Twitter Jason Miller, uno dei più stretti collaboratori di Trump.

La sezione del sito si chiama “la scrivania di Donald Trump” e contiene sia i comunicati stampa diffusi da Trump nelle ultime settimane, sia, più di recente, brevi messaggi che ricordano da vicino i tweet che Trump pubblicava quando ancora era in carica, a volte a decine in poche ore. Sulla sezione ci sono alcuni messaggi pubblicati a breve distanza il 3 maggio che potevano benissimo essere pubblicati su Twitter in un giorno qualunque del 2020: contengono soprattutto insulti ai suoi avversari politici e informazioni false sulle elezioni presidenziali del 2020.

– Leggi anche: La mezza truffa con cui Trump ha ottenuto milioni di dollari dai suoi sostenitori

Negli ultimi due, Trump ha criticato duramente due Repubblicani moderati come Mitt Romney e Liz Cheney, mentre nel primo ha scritto: «La Truffaldina Elezione del 2020 sarà ricordata, da questo giorno in avanti, come LA GRANDE BUGIA!»: un riferimento alle accuse infondate che Trump diffonde da mesi sulla regolarità delle ultime elezioni presidenziali, vinte con ampio margine dal candidato Democratico, Joe Biden.

Uno dei post della “scrivania di Donald Trump”

I messaggi di Trump non si possono commentare ma soltanto condividere su Twitter e Facebook, cosa che Trump ormai non può fare da tempo. Mercoledì 5 maggio l’Oversight Board di Facebook, cioè l’organo indipendente dall’azienda a cui la dirigenza ha delegato la competenza su alcune decisioni particolarmente delicate, ha confermato la sospensione del profilo dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul social network. Ha detto però anche che Facebook dovrà rivedere le sue regole entro sei mesi, e di conseguenza anche la sanzione nei confronti di Trump.

Si sa pochissimo, invece, sul nuovo social media che Trump dovrebbe lanciare a breve. A fine marzo Miller aveva annunciato che sarebbe stato pronto «nel giro di due o tre mesi» e che avrebbe attratto «decine di milioni di utenti», ma per ora non ce n’è alcuna traccia.