Come si attivano le nuove impostazioni sulla privacy di iPhone e iPad

L'ultimo aggiornamento del sistema operativo di Apple obbliga le app a chiedere agli utenti se vogliono essere tracciati

Il 26 aprile Apple ha rilasciato un nuovo aggiornamento per i sistemi operativi di iPhone e iPad che contiene un’importante modifica sulla privacy. Con la nuova versione dei sistemi operativi, iOS 14.5 e iPad OS 14.5, si potrà infatti impedire alle applicazioni di tracciare le proprie attività su Internet, nascondendo informazioni utilizzate per mostrare inserzioni pubblicitarie personalizzate.

La nuova funzione obbliga gli sviluppatori delle app a ricevere il permesso dell’utente per accedere al suo IDFA (ID for Advertisers), un codice casuale che Apple associa a ogni dispositivo. Anche se non consente di risalire direttamente all’identità di un singolo utente, l’IDFA può essere utilizzato per rintracciare le sue attività attraverso le applicazioni e personalizzare quindi le pubblicità proposte all’utente, sulla base dei suoi gusti e delle cose che ha fatto online. È il meccanismo grazie al quale in applicazioni diverse si visualizzano pubblicità simili, per esempio legate all’acquisto di un paio di scarpe che avevamo cercato precedentemente online.

Anche Google starebbe lavorando a una funzione simile sul suo sistema operativo Android, secondo diverse indiscrezioni apparse sulla stampa specializzata.

Questa nuova funzione dovrebbe consentire di tutelare meglio la privacy degli utenti, e per questo è stata accolta positivamente dalle organizzazioni che se ne occupano. È stata invece molto criticata da Facebook, secondo cui potrebbe rendere quasi del tutto inservibili gli attuali meccanismi per le pubblicità personalizzate tramite app.

– Leggi anche: Apple e Facebook se le danno da un pezzo

Come funziona
Per gli utenti iscritti al programma beta, la funzione era attiva già prima dell’aggiornamento, ma con iOS 14.5 la sua adozione è diventata ufficiale per tutti e gli sviluppatori delle app sono costretti a mettersi in regola. La funzione si può attivare nella sezione “Privacy” delle Impostazioni, andando alla voce “Tracciamento”.

Il primo comando che appare si chiama “Richiesta tracciamento attività”: se lo si deseleziona, allora nessuna app potrà accedere all’IDFA dell’utente, che non sarà tracciato per gli annunci pubblicitari che usano l’IDFA.

Se invece il comando “Richiesta tracciamento attività” viene attivato, allora l’utente potrà decidere a quali app consentire il tracciamento selezionandole una ad una. Nell’elenco appariranno soltanto le app che hanno chiesto il permesso di tracciare l’utente usando l’IDFA: se un’app non appare è perché non ha fatto richiesta.

Con l’opzione attiva, inoltre, quando un’app vorrà utilizzare l’IDFA di un utente, alla sua apertura comparirà una finestra pop-up in cui verrà chiesto se concedere o meno all’app la possibilità di eseguire il tracciamento. Tutte le scelte fatte possono essere modificate nel menù Privacy->Tracciamento.

Nelle ultime ore alcuni utenti hanno segnalato sui social network che le nuove funzioni sulla privacy sembrano non funzionare in certi casi limitati. Alcuni siti specializzati hanno ipotizzato che si possa trattare di un bug che sarà risolto.