I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 29 marzo

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 12.916 casi positivi da coronavirus e 417 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 32.884 (504 in più di ieri), di cui 3.721 nei reparti di terapia intensiva (42 in più di ieri) e 29.163 negli altri reparti (462 in più di ieri). Sono stati analizzati 100.180 tamponi molecolari e 56.512 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 12,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,7 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 19.595 e i morti 297.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Emilia-Romagna (2.011), Lombardia (1.793), Piemonte (1.504), Lazio (1.403) e Campania (1.169).

Le principali notizie della giornata
Da oggi, lunedì 29 marzo, la Calabria, la Toscana e la Valle d’Aosta passano dalla zona arancione a quella rossa, in base a un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il Lazio invece passerà dalla zona rossa alla zona arancione martedì 30 marzo, giorno di scadenza dell’ordinanza attualmente in vigore. Tutte le altre regioni manterranno il colore della settimana precedente e non ci saranno regioni in zona gialla: in base agli ultimi decreti emanati dal presidente del Consiglio, infatti, le regioni la cui situazione epidemiologica sarebbe da zona gialla vengono considerate automaticamente in zona arancione.

Oggi a Genova è stato inaugurato un nuovo grande spazio per effettuare le vaccinazioni contro il coronavirus. All’inaugurazione c’erano il commissario per l’emergenza coronavirus Francesco Figliuolo e il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Parlando delle misure introdotte dal governo con il nuovo piano nazionale di vaccinazione e di quanto si può ancora fare, Curcio ha detto: «È vero, siamo in guerra. È stato detto. Serve forse qualche norma, come dire, “di guerra”, chiamiamola così? […] Tante cose sono state fatte e tante cose noi siamo pronti a recepire per risolverle tecnicamente, se è un’attività che riguarda il livello tecnico, o di favorirla a livello politico per le decisioni che devono essere prese».

• La scorsa settimana su Lancet Regional Health – Europe, una tante riviste affiliate alla più nota rivista scientifica Lancet, è stato pubblicato uno studio scientifico secondo cui in Italia le scuole italiane sarebbero un luogo sicuro, e non contribuirebbero a far crescere i contagi da coronavirus. I risultati di questo lavoro si attendevano da tempo, perché fin dall’inizio dell’epidemia il governo ha disposto la chiusura delle scuole senza avere dati approfonditi in un senso o nell’altro: ma questa è anche una delle principali critiche che vengono rivolte allo studio. Secondo molti esperti, infatti, l’analisi si basa su dati vecchi e poco affidabili, e giunge a conclusioni affrettate e parziali. Ne parliamo meglio in questo articolo.

L’Associazione Nazionale dei Magistrati (ANM), l’organo di rappresentanza sindacale dei magistrati, ha diffuso una nota in cui invita i dirigenti degli uffici giudiziari a rallentare o a sospendere il proprio lavoro: la nota è stata inviata per protestare contro la decisione del governo di eliminare i lavoratori del comparto giudiziario dalle categorie a rischio a cui somministrare in via prioritaria il vaccino contro il coronavirus. Lo raccontiamo qui.

– Leggi anche: La situazione dei vaccini in Italia, in tempo reale