Ancora una canzone di Peter Gabriel

Sulla ricerca della fama e dell'attenzione nel peggiore dei modi

(ANSA)
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Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Abbiamo appena parlato di Avalon, lo stupendo disco dei Roxy Music, che aveva dentro Avalon, la stupenda canzone dei Roxy Music. Non esiste nessuna ragione particolare per parlare della cover che ne ha fatto Peter Frampton (Peter Frampton di Show me the way, gran chitarrista ma con poco costrutto di canzoni) in un suo nuovo disco di cover, se non quella di tornare a citare Avalon dei Roxy Music, il disco e la canzone.
Ho trovato questo nell’archivio del Post, sempre buono: sedici vinili perfetti per iniziare una collezione.
Due anni fa ieri era morto Mark Hollis, famoso per un disco dei Talk Talk, grande per molti altri.

Family snapshot
The streets are lined with camera crews
Everywhere he goes is news

Ieri erano anche 44 anni dall’uscita del primo disco da solo di Peter Gabriel, quello dove c’era Here comes the flood, di cui parlammo qui (Peter Gabriel è il primo a raggiungere la terza citazione in questa newsletter). Io cerco di fare resistenza sempre sulla celebrazione in genere degli anniversari “dispari” (ovvero non multipli di 5 o 10: si considerano validi 1, 2, 5, 10, 15, 20, 25, 30, 40, 50, 60, 70, 75, eccetera), perché la loro inflazione se no trasforma le giornate nell’Almanacco del Giorno Dopo. Ma il mio amico Christian invece non ha resistito, e si è mossa una usuale conventicola di fan su Twitter.

Today is different
Today is not the same

Ma noi di quel disco abbiamo appunto già parlato: la canzone di stasera era invece nel terzo disco di Peter Gabriel (sempre nome e cognome anche lui, mai nessuno dice “Gabriel”), del 1980, quello in cui Games without frontiers fu il singolo e Biko la canzone rimasta più famosa. Family snapshot però è la più amata e leggendaria tra i fan.

Today I make the action
Take snapshot into the light

Family snapshot, raccontò Petergabriel, fu ispirata dal diario di Arthur Bremmer, pubblicato col titolo di An assassin’s diary. A 21 anni Bremmer cercò di uccidere George Wallace, governatore dell’Alabama e allora candidato alle primarie Democratiche per la presidenza, noto per le sue posizioni razziste, dopo avere rinunciato a un simile tentativo contro Richard Nixon. Wallace rimase paralizzato dopo l’attentato, che è un pezzo noto di storia statunitense del Novecento, ma non abbastanza noto per le speranze di Bremmer, che descrisse nel suo diario i suoi desideri di fama e il timore che l’aver ripiegato su Wallace rispetto a Nixon li frustrasse.

I’ve been waiting for this
I have been waiting for this
All you people in TV land
I will wake up your empty shells
Peak-time viewing blown in a flash
As I burn into your memory cells
‘cause I’m alive

La canzone è una formidabile cronaca del progetto e della sua esecuzione, raccontata dal suo esecutore, a cui si mescolano allusioni al più celebre attentato di Dallas che uccise il presidente Kennedy. Ma la maggiore ragione della sua popolarità tra noi adoratori di Petergabriel è la progressione musicale del racconto, in cui ogni verso e ogni passaggio, ogni tono e ogni suono, raccontano gli sviluppi dei pensieri del protagonista e delle sue azioni: e si alternano i momenti quieti in cui lui è solo coi suoi pensieri e quelli in cui è nella concitazione dell’azione, fino ai ricordi finali sull’infanzia che spiega tutto. Rosebud.

Come back Mum and Dad
You’re growing apart
You know that I’m growing up sad
I need some attention
I shoot into the light


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