In Cina i cinema stanno facendo grandi incassi

Nonostante e forse anche grazie alle restrizioni contro la pandemia: è un buon segnale per un settore in grave crisi

Persone guardano un film in un cinema di Wuhan, in Cina, lo scorso 23 gennaio (Getty Images)
Persone guardano un film in un cinema di Wuhan, in Cina, lo scorso 23 gennaio (Getty Images)

Lo scorso fine settimana, nei suoi primi tre giorni nei cinema cinesi, il film Detective Chinatown 3 ha incassato l’equivalente di circa 327 milioni di euro. Nessun film prima d’ora aveva mai incassato così tanto nel suo primo weekend in un singolo paese. Stando a quanto se ne dice, la storia dal film non è un granché, ma il successo di questo e di altri film cinesi molto visti durante le vacanze per il Capodanno cinese sono un segnale del fatto che, mentre altrove i cinema sono chiusi, in Cina sono aperti e molto frequentati, nonostante l’assenza di film statunitensi. Questo successo è spiegabile per lo più con le restrizioni imposte durante le festività per il Capodanno lunare per contenere la pandemia da coronavirus in Cina, ma non soltanto.

Detective Chinatown 3 è una commedia scritta e diretta da Chen Sicheng e ha per protagonisti due detective imbranati: sono interpretati da Wang Baoqiang e Liu Haoran, che avevano reso celebri i primi due film della serie, usciti nel 2015 e nel 2018. Questa volta, i due vanno a Tokyo, in Giappone, per investigare sull’omicidio di un importante uomo d’affari.

Il film sarebbe dovuto uscire all’inizio del 2020, in occasione delle feste per lo scorso capodanno cinese, ma era stato rimandato a causa della pandemia. Molti di quelli che l’hanno visto non l’hanno apprezzato particolarmente, criticando sia la troppa pubblicità occulta che alcune scene di abusi nei confronti delle donne, e lamentando più di qualche passaggio debole nella trama. In ogni caso, Detective Chinatown 3 ha avuto un grande successo non solo perché il pubblico era molto affezionato ai primi due film, ma anche per via di una situazione decisamente diversa rispetto a quella delle vacanze precedenti.


(IMDb)

In base ai dati diffusi dall’agenzia cinese Maoyan, che si occupa dei servizi collegati alla vendita dei biglietti del cinema, è stato stimato che Detective Chinatown 3 abbia fatto incassare più di qualsiasi altro film nei primi giorni successivi alla sua uscita. Il record precedente era quello di Avengers: Endgame, che nel suo primo weekend negli Stati Uniti e in Canada, nell’aprile del 2019, aveva fatto incassare l’equivalente di circa 294 milioni di euro.

Detective Chinatown 3, comunque, non è il solo film a essere andato bene lo scorso fine settimana in Cina. Anche il secondo in classifica, la commedia sui viaggi nel tempo Ciao, Mamma, ha incassato l’equivalente di 162 milioni di euro, mentre il terzo, il film d’avventura L’odissea di uno scrittore, più di 39 milioni. Tutti e tre sono film cinesi, e secondo quanto ha scritto Hollywood Reporter il primo potrebbe raggiungere più di 600 milioni di euro di incasso, piazzandosi in seconda posizione dietro a Wolf Warrior 2, il film che ha incassato di più nella storia del paese (circa 720 milioni di euro, nel 2017).

Per l’industria del cinema cinese, messa in grave difficoltà per via della pandemia, lo scorso fine settimana è stato quindi promettente.

La maggior parte delle sale cinesi aveva riaperto già a luglio, ma soltanto con una capienza massima del 75 per cento, e in alcune aree considerate particolarmente a rischio, come Pechino, del 50. La vendita di pop corn, bibite e quant’altro nei cinema è stata vietata, mentre il costo dei biglietti è stato aumentato per far fronte alla crisi. Ciononostante, secondo i siti e le agenzie cinesi che si occupano degli incassi dei film, dall’inizio del 2021 al 16 febbraio in totale è stato incassato l’equivalente di 1,27 miliardi di euro. Per fare un confronto, in tutto il 2020 negli Stati Uniti i cinema avevano incassato 2,2 miliardi di dollari, più o meno 1,8 miliardi di euro.

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Jane Shao, presidente della catena Lumière Pavillons, che ha 40 cinema in 26 diverse città cinesi, ha detto che il 2020 è stato «devastante per il nostro settore», ma che la gente «non vedeva l’ora» di tornare al cinema. Shao ha spiegato che, secondo molti, durante la pandemia la gente si era abituata a guardare film e serie TV a casa, ma che «questa è la prova che i cinema sono un luogo adatto ed efficace per i ritrovi sociali». Tra le altre cose, negli ultimi anni il governo cinese aveva incoraggiato a spendere sempre di più, col risultato che l’anno scorso i consumi nel settore della ristorazione e in tutti quelli che riguardano le attività sociali erano cresciuti, nonostante la pandemia.

Il successo dei cinema lo scorso fine settimana in Cina è stato agevolato anche dal fatto che il governo ha imposto alcune restrizioni durante il periodo delle festività per il Capodanno, che per i cinesi è la festa più importante dell’anno. A seconda di quando cade l’inizio dell’anno lunare, le vacanze iniziano verso la metà di gennaio e proseguono fino all’inizio di marzo: durano alcune settimane perché milioni di persone fanno viaggi anche molto lunghi per riunirsi con le proprie famiglie. Per limitare la diffusione del coronavirus ed evitare la formazione di nuovi focolai, però, quest’anno il governo aveva introdotto un periodo di quarantena di due settimane e test obbligatori, a spese proprie, per chi viaggiava, ma aveva anche promesso sconti e benefici a chi avrebbe deciso di non partire.

Secondo i media di stato, quest’anno i viaggi aerei sono diminuiti del 72 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre nelle prime due settimane di vacanza quelli in treno sono calati del 68 per cento. Molte più persone, quindi, hanno passato le festività in città, e secondo Yin Hong, che insegna Studio di film e tv all’Università Tsinghua di Pechino, andare al cinema «ha iniziato a essere incorporato nella tradizione» delle celebrazioni per l’inizio del nuovo anno lunare.

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Non è chiarissimo quanto abbiano inciso effettivamente le restrizioni sul successo del cinema durante questo periodo di vacanze. Secondo il New York Times non è nemmeno chiaro se questo successo avrà effetti positivi sulla produzione dei film in Cina. In questi anni le produzioni cinesi sono aumentate, ma il pubblico cinese ama ancora molto i film di Hollywood.

Dal punto di vista degli incassi, comunque, si direbbe che ai cinesi piaccia molto andare al cinema: con più di due miliardi e mezzo di euro di incassi, nel 2020 il mercato cinese del cinema è stato il più grande dopo quello degli Stati Uniti; nel 2019 ne aveva fatti incassare più di sette e mezzo, circa due in meno di Stati Uniti e Canada, che insieme hanno circa un quarto della popolazione della Cina.