In Lombardia sono cambiate le regole per uscire dall’isolamento per i positivi al coronavirus e per i loro “contatti stretti”
Nelle aree della Lombardia dove è stata accertata la presenza di varianti del coronavirus non basteranno più 21 giorni da asintomatici per confermare la guarigione dall’infezione, ma servirà anche il tampone negativo. La novità è stata annunciata mercoledì dal direttore generale del Welfare, Marco Trivelli, che durante un’audizione in commissione sanità ha confermato la presenza di 128 casi positivi a varianti in Lombardia. Di questi, 126 casi sono risultati positivi alla cosiddetta “variante inglese” (B.1.1.7). C’è stato anche un caso di “variante brasiliana” e un ultimo caso non riconosciuto ufficialmente. Al momento le varianti sono state rilevate da tutte le ATS (le Agenzie di tutela della salute, equivalenti alle ASL), quindi in tutte le province lombarde, ad eccezione della provincia di Pavia. Le nuove regole sono valide da oggi.
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Trivelli ha spiegato che le nuove regole verranno applicate nelle aree in cui sono state accertate varianti, quindi in quasi tutte le province. «Se il positivo si trova in un’area in cui sono state accertate varianti il soggetto non si può dichiarare guarito al ventunesimo giorno se non col tampone negativo», ha detto Trivelli. «Oggi se il caso è asintomatico, in persistenza di positività viene dichiarato guarito. [Con le nuove regole] noi manteniamo invece l’isolamento fino ad accertamento della negatività».
Il termine dell’isolamento dopo 21 giorni era stato introdotto a partire dal 12 ottobre 2020, quando il ministero tolse l’obbligo di accertare la negativizzazione con un tampone molecolare. Da qualche giorno si parla della possibilità che la stessa regola in vigore in Lombardia possa essere introdotta in tutta Italia dal ministero della Salute. Al momento, però, non sono state pubblicate nuove circolari.
In Lombardia cambiano le regole anche per i “contatti stretti”, cioè le persone che sono entrate in contatto con un positivo. «Finora potevano uscire dalla quarantena dopo 10 giorni in assenza di sintomi», ha spiegato Trivelli. Ora nelle aree dove è stata accertata la presenza di varianti «il contatto di caso dovrà fare un tampone al quinto giorno e prolungare la quarantena fino al quattordicesimo».