Un’altra giornata di proteste contro Putin in Russia
Per il secondo weekend consecutivo migliaia di persone hanno manifestato a sostegno di Alexei Navalny, il più noto oppositore del presidente russo
Domenica a Mosca e in tutta la Russia ci sono state grandi manifestazioni a favore di Alexei Navalny, il più noto oppositore del presidente Vladimir Putin arrestato il 17 gennaio al ritorno dalla Germania dove nei mesi precedenti era stato curato per un avvelenamento ordinato secondo lui – e secondo molte ricostruzioni – dai servizi di sicurezza russi.
Le manifestazioni non sono state autorizzate dal governo e sono state pubblicizzate soprattutto sui social network. Già sabato scorso, migliaia di persone avevano partecipato a più di 109 manifestazioni in tutto il paese.
Secondo OVD-info, un sito che monitora gli arresti durante le manifestazioni di opposizione, le persone arrestate sarebbero circa 4.445, tra cui circa 900 a San Pietroburgo e quasi 1400 nella sola Mosca, dove la polizia sta avendo difficoltà a trovare posto per tutte le persone arrestate. Stanno circolando foto e video che mostrano la polizia fare uso di violenza nei confronti dei manifestanti durante gli arresti. Gli arrestati rischiano di ottenere condanne di diversi anni di carcere, dato che in Russia sono previste pene altissime per chi attacca le forze dell’ordine, anche per legittima difesa.
A Mosca la polizia, in previsione della manifestazione, aveva chiuso le stazioni della metropolitana e limitato l’accesso al centro della città. I manifestanti hanno cercato di raggiungere il carcere di Matrosskaya Tishina, la struttura in cui è detenuto Navalny, ma la polizia non ha permesso il passaggio: molti di loro sono stati arrestati.
Police lined up outside the Matrosskaya Tishina prison in #Moscow where #Navalny is detained. Protestors are on their way here. pic.twitter.com/6RYJg02DG0
— Diana Magnay (@DiMagnaySky) January 31, 2021
Tra le persone arrestate c’è anche la moglie di Navalny: Yulia Navalnaya. Navalnaya era stata arrestata anche durante le manifestazioni della scorsa settimana, ma era stata rilasciata dopo poche ore.
La polizia ha detto che a Mosca i manifestanti erano circa 2000. Secondo le stime di Reuters, la manifestazione è stata meno partecipata di quella dello scorso weekend (quando la polizia russa aveva detto che c’erano 4000 manifestanti, che secondo Reuters erano invece circa 40mila), ma comunque il numero dei manifestanti sarebbe nell’ordine delle diverse migliaia.
Ci sono state proteste anche in altre città della Russia: a San Pietroburgo, città natale di Putin, una folla si è radunata in centro. Secondo un resoconto di BBC, molte delle persone presenti scandivano «abbasso lo zar!». Nella città siberiana di Novosibirsk, almeno 2000 persone hanno sfilato in corteo urlando «Libertà» e «Putin è un ladro». C’è stata una protesta (un po’ meno partecipata) anche a Yakutsk, dove la temperatura si aggirava attorno ai 40 gradi sotto lo zero. A Omsk si sono radunate 1000 persone, a Yekaterinburg, nella regione degli Urali, circa 7000, secondo i media locali. A Vladivostok 100 persone sono state arrestate.