Il governo cinese ha ordinato ai media di censurare le notizie sulle indagini su Alibaba

Jack Ma, fondatore di Alibaba, all’evento per festeggiare i 20 anni dell’azienda, il 10 settembre 2019. 
(LaPresse/ Chinatopix via AP, File)
Jack Ma, fondatore di Alibaba, all’evento per festeggiare i 20 anni dell’azienda, il 10 settembre 2019. (LaPresse/ Chinatopix via AP, File)

Il governo cinese ha ordinato ai giornali e alle tv del paese di censurare le notizie sulle indagini su Alibaba, la grande società di e-commerce fondata dal miliardario cinese Jack Ma, che dalla fine di ottobre non fa apparizioni pubbliche. Secondo il Financial Times, è un segnale che le vicende di Ma, e le azioni prese dal governo contro di lui, siano diventate un problema politico molto delicato in Cina.

Lo scorso 24 ottobre Ma aveva tenuto un discorso molto critico verso il governo cinese, accusando le banche cinesi di agire come un «banco dei pegni» e sostenendo che l’innovazione non sarebbe stata possibile senza prendersi dei rischi e fare ampie riforme. Le sue parole avevano provocato la reazione furiosa del regime cinese, innescando una serie di importanti eventi successivi, tra cui il fallimento della quotazione in borsa della piattaforma finanziaria Ant, creata e controllata da Ma, che avrebbe dovuto diventare la più grande di sempre.

Tra le altre cose, a fine dicembre l’antitrust cinese aveva annunciato di avere avviato un’indagine su Alibaba per “sospette pratiche monopolistiche”. Alibaba era stata accusata di avere forzato i venditori a firmare contratti esclusivi per prevenire che gli stessi beni offerti sulla piattaforma della società possano essere venduti anche su piattaforme rivali.

Il governo ha dato indicazione ai media di «rispettare con rigidità» la linea ufficiale sull’indagine antitrust e di «non fare cambiamenti né proporre analisi più approfondite senza permesso»; inoltre, ha vietato di «pubblicare, condividere o citare i media stranieri» qualora le dichiarazioni dell’azienda dovessero «andare contro la posizione ufficiale».

Ma non si vede in pubblico proprio da fine ottobre, dopo il suo discorso: potrebbe avere scelto di mantenere un basso profilo per evitare ritorsioni peggiori da parte del governo, o potrebbe essere in una situazione molto più seria, per esempio sotto la custodia delle autorità. Oltre ad Alibaba, le agenzie cinesi che si occupano di regolamentazione finanziaria hanno annunciato l’intenzione di svolgere controlli anche su Ant Group.

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