L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato il vaccino di Moderna contro il coronavirus

(Jacob Ford/ Odessa American via AP)
(Jacob Ford/ Odessa American via AP)

Ieri l’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato il vaccino contro il coronavirus sviluppato e prodotto dall’azienda statunitense Moderna. Il 6 gennaio il vaccino era stato autorizzato dalla Commissione Europea, poche ore dopo aver ottenuto il parere favorevole da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), ovvero l’agenzia dell’Unione Europea che si occupa di valutare la sicurezza dei farmaci commerciati all’interno dell’Unione. Il vaccino di Moderna è già impiegato da qualche settimana negli Stati Uniti. Prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni e potrà essere somministrato ai maggiori di 18 anni.

Come il vaccino di Pfizer-BioNTech, anche quello di Moderna è basato sull’RNA messaggero (mRNA, la molecola coinvolta nella codifica del materiale genetico per produrre le proteine). Semplificando, il vaccino impiega una forma sintetica di mRNA realizzata in laboratorio, con le istruzioni per produrre alcune proteine specifiche del coronavirus. In questo modo il sistema immunitario impara a riconoscerle e a contrastarle, ma senza i rischi che si correrebbero nel caso di un’infezione con il coronavirus vero e proprio.

Nei test clinici, il vaccino di Moderna ha fatto rilevare un’efficacia del 94 per cento nel prevenire la COVID-19, simile a quella del 95 per cento fatta riscontrare dalla soluzione di Pfizer-BioNTech. È però meno complicato da conservare perché richiede una temperatura di -20 °C contro i -70 °C richiesti da quello di Pfizer-BioNTech.

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Il vaccino di Moderna sarà disponibile nell’Unione Europea in quantità ridotte rispetto a quello di Pfizer: nell’ambito delle trattative commerciali condotte a nome degli stati membri, la Commissione Europea ha prenotato 180 milioni di dosi da Moderna, contro gli oltre 300 milioni di dosi richieste a Pfizer-BioNTech. Sulle prenotazioni ha probabilmente inciso la minore capacità produttiva di Moderna, con i primi 20 milioni di dosi prodotti alla fine del 2020 destinati ai soli Stati Uniti.