Come e quando riapriranno le scuole in Italia

Dal 7 gennaio ricominceranno le lezioni in presenza nelle scuole elementari e medie, mentre le scuole superiori riapriranno l'11 gennaio, tranne che in alcune regioni

Una classe del Liceo Augusto di Roma, lo scorso 1 settembre. (AP Photo/ Andrew Medichini via LaPresse)
Una classe del Liceo Augusto di Roma, lo scorso 1 settembre. (AP Photo/ Andrew Medichini via LaPresse)

Lunedì 4 gennaio, in tarda serata, il governo ha approvato un nuovo decreto legge che prevede nuove restrizioni per contenere la pandemia da coronavirus. Tra le altre cose, il decreto – il cui testo deve ancora essere pubblicato – stabilisce che l’insegnamento in presenza nelle scuole superiori riprenderà lunedì 11 gennaio per il 50 per cento degli studenti, e non il 7 gennaio, come era stato precedentemente deciso. Le regole per le scuole elementari e medie sono diverse, e negli ultimi giorni alcune regioni hanno annunciato l’introduzione di misure ancora più stringenti.

Scuole superiori
Prima della pausa per le festività, l’insegnamento nelle scuole superiori si svolgeva solamente attraverso la didattica a distanza. L’insegnamento riprenderà con questa modalità a partire da giovedì 7 gennaio mentre, come stabilisce il nuovo decreto, da lunedì 11 gennaio le scuole superiori riapriranno in presenza, ma solo per il 50 per cento degli studenti.

La ripresa dell’insegnamento in presenza nelle scuole superiori è stato uno dei temi più discussi durante il Consiglio dei ministri. Secondo il capodelegazione del Partito Democratico nel governo, Dario Franceschini, sarebbe stato opportuno rinviare l’apertura delle scuole almeno fino al 18 gennaio. Per la ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, invece, il rinvio sarebbe stato «il segno di un caos inaccettabile» e per lo più a ridosso di un’apertura già annunciata da tempo. Alla fine, si è trovata un’intesa per il giorno 11.

A ogni modo, prima della decisione del governo, sia Veneto che Friuli Venezia Giulia e Marche avevano deciso di chiudere le scuole superiori fino al 31 gennaio e di proseguire con la didattica a distanza fino alla fine del mese. In queste tre regioni le scuole dovrebbero riaprire lunedì 1 febbraio in presenza per il 50 per cento degli studenti, come attualmente è previsto per il resto d’Italia.

Secondo i giornali locali, anche in Sardegna l’apertura delle scuole superiori potrebbe essere rinviata al 15 gennaio, ma al momento non è arrivato un annuncio ufficiale. La giunta regionale del Piemonte, inoltre, ha fatto sapere che il presidente Alberto Cirio firmerà un’ordinanza per posticipare la riapertura delle scuole superiori a lunedì 18 gennaio. In entrambi i casi, la riapertura avverrà in presenza per il 50 per cento degli studenti, come previsto dalle indicazioni del governo.

– Leggi anche: Le nuove restrizioni approvate dal governo

Scuole elementari e medie
Le scuole elementari e medie saranno aperte per le lezioni in presenza a partire da giovedì 7 gennaio in tutta Italia, tranne che in Campania. Il presidente della regione, Vincenzo De Luca, ha annunciato che il 5 gennaio firmerà un’ordinanza con cui stabilirà che gli alunni delle scuole materne e delle prime due classi delle elementari potranno rientrare in aula lunedì 11 gennaio, mentre la didattica a distanza riprenderà il 7 gennaio sia per loro sia per gli studenti di tutte le altre classi.

In base a quanto comunicato dalla Campania, quindi, gli studenti delle scuole materne e delle prime due classi delle elementari svolgeranno didattica a distanza solo per due giorni, il 7 e l’8 gennaio, e lunedì 11 torneranno in classe.

In seguito, a partire dal 18 gennaio, la Campania valuterà l’andamento epidemiologico per stabilire se ci sarà la possibilità di far rientrare a scuola gli studenti delle altre tre classi delle elementari, e dal 25 gennaio valuterà se riaprire anche le scuole medie e superiori.