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  • Lunedì 16 novembre 2020

È troppo presto per preoccuparsi dei frigoriferi per il vaccino, dice il viceministro Sileri

In compenso, però, «abbiamo dato vita a una task force per organizzare la vaccinazione sul territorio nazionale»

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

Lunedì 9 novembre l’azienda farmaceutica statunitense Pfizer ha annunciato che il suo vaccino sperimentale contro il coronavirus, sviluppato dalla tedesca BioNTech, si è rivelato molto più efficace del previsto nell’ultima fase (su 3) di test su esseri umani, ancora in corso e da completare. Lo stesso ha annunciato lunedì 16 novembre anche l’azienda di biotecnologie statunitense Moderna.

Sono due notizie molto importanti e incoraggianti nella lotta al coronavirus, ma è ancora presto per parlare con sicurezza della loro efficacia. Non si sa quindi quando di preciso inizierà la somministrazione nella popolazione, e soprattutto c’è ancora da pensare al problema della distribuzione. Il vaccino di Pfizer deve essere infatti conservato a -70 °C e per essere distribuito in giro per il mondo mantenendo una temperatura così bassa serviranno dei congelatori (freezer) molto potenti, che di solito non sono presenti nei laboratori. Il vaccino di Moderna, invece, può essere mantenuto a -20 °C e rimane stabile per circa 30 giorni se conservato tra 2 e 8 °C. Il mantenimento della catena del freddo per quest’ultimo dovrebbe quindi essere più semplice.

Al momento non c’è una data certa entro cui il vaccino arriverà in Italia, nonostante a ottobre il primo ministro italiano Giuseppe Conte avesse detto che a inizio dicembre avremmo avuto “due o tre milioni di dosi” del vaccino che stanno realizzando l’azienda farmaceutica britannico-svedese AstraZeneca e l’Università di Oxford. Si dovrà poi capire di quanti freezer l’Italia necessiterà per distribuire il vaccino.

Di questo ha parlato, tra le varie cose, in un’intervista alla Stampa il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. A una domanda su cosa stia facendo il governo per fare in modo che in Italia ci siano abbastanza freezer in grado di arrivare a temperature così basse, ha risposto così:

Fino a quando non arriveranno i vaccini…
«Su questo tema invito tutti alla prudenza. Intanto perché non c’è solo quello di Pfizer, ma anche altri che sono a buon punto e stanno mostrando ottime percentuali di successo. Inoltre, non c’è ancora un’approvazione definitiva sul vaccino e non mi sbilancerei sui tempi della distribuzione generale».

Il governo come si sta attivando? Quello di Pfizer ha bisogno di frigoriferi speciali che arrivano a -80 gradi e non ce ne sono abbastanza in Italia.
«Abbiamo dato vita a una task force per organizzare la vaccinazione sul territorio nazionale. Ognuno di questi vaccini ha condizioni diverse di conservazione: va da sé che anche il dibattito sui frigoriferi speciali è prematuro».