La Cina ha sospeso la quotazione in borsa di Ant Group, prevista come la più grande di sempre

Il presidente di Alibaba Jack Ma, che controlla Ant Group, a Shanghai, in Cina, il 5 novembre 2018 (Lintao Zhang / Getty Images)
Il presidente di Alibaba Jack Ma, che controlla Ant Group, a Shanghai, in Cina, il 5 novembre 2018 (Lintao Zhang / Getty Images)

La Cina ha sospeso la quotazione nella sua borsa (IPO) di Ant Group, un’azienda di pagamenti digitali, che era prevista per il 5 novembre e che avrebbe dovuto essere il più ricco debutto in borsa della storia, in cui Ant intendeva vendere l’11 per cento delle sue azioni per 34,4 miliardi di dollari.

La borsa di Shangai ha dichiarato che aveva segnalato a Jack Ma, il miliardario cinese che controlla Ant Group ed è stato il fondatore di Alibaba, «importanti problemi», compresi cambiamenti nel «contesto normativo della tecnologia finanziaria», che avrebbero potuto provocare il mancato rispetto dei requisiti per quotazione.

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Per questo motivo, per la borsa cinese è possibile che Ant Group «non soddisfi le condizioni di emissione e di quotazione o i requisiti di divulgazione delle informazioni» necessarie agli scambi. Quindi la borsa ha deciso di «posticipare la quotazione» dell’azienda.

Jack Ma creò Ant come sistema di pagamento per i suoi servizi di e-commerce: allora Ant si chiamava Alipay e faceva parte di Alibaba. Nel 2011, però, Jack Ma decise di separare le due aziende e da allora Alibaba e Ant hanno avuto percorsi distinti, anche se hanno mantenuto un rapporto preferenziale. Ant oggi offre metodi di pagamento digitali ma anche servizi finanziari come sistemi di credito e fondi di risparmio.