Luca Palamara è stato radiato dalla magistratura

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
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Luca Palamara è stato radiato dalla magistratura. La decisione è stata presa dalla sezione disciplinare del Csm (il Consiglio superiore della magistratura), che ha accolto la richiesta della Procura generale della Cassazione, condannando l’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati alla massima sanzione prevista.

Palamara era già stato sospeso dalle funzioni ed è sotto inchiesta per corruzione a Perugia, dove è accusato di aver ricevuto regali e benefici in cambio di favori, e di aver tentato di danneggiare chi aveva avviato un’indagine su di lui. I rappresentanti della Procura generale della Cassazione l’8 ottobre avevano motivato la richiesta della radiazione accusando Palamara di aver cercato di influenzare la nomina del procuratore di Roma per interessi personali e di aver screditato il procuratore aggiunto Paolo Ielo. Lo scorso 20 giugno Palamara era stato espulso dall’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), di cui era stato presidente tra il 2008 e il 2012.

Durante una conferenza stampa dalla sede del Partito Radicale, nel pomeriggio del 9 ottobre, commentando la sua radiazione dalla magistratura, Palamara ha detto che «porterà sempre la toga nel cuore» ed ha annunciato che aderirà allo stesso Partito Radicale. Parlando poi delle correnti interne alla magistratura, ha detto di essere «consapevole di aver pagato per tutti». Palamara ha poi annunciato che ricorrerà alle Sezioni Unite della Cassazione e alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la sentenza del Csm.