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  • Venerdì 25 settembre 2020

I dati della settimana sul coronavirus in Italia

I contagi sono tornati a salire, e soprattutto sono aumentati i decessi: mentre il Lazio ha superato la Lombardia

Negli ultimi giorni in Italia sono stati registrati 11.298 nuovi casi di contagio da coronavirus, il 15 per cento in più rispetto alla settimana precedente. È un dato che torna a salire dopo che, nell’ultima rilevazione settimanale, erano scesi per la prima volta in otto settimane. Sono numeri comunque che continuano a essere drasticamente più bassi di quelli di diversi altri grandi paesi europei, come Francia, Spagna e Regno Unito: i primi due, nell’ultima settimana, hanno addirittura avuto singoli giorni in cui hanno registrato più casi di quelli accertati complessivamente nell’ultima settimana in Italia.

Un dato più preoccupante è che i decessi negli ultimi sette giorni sono cresciuti nettamente rispetto alla settimana precedente, del 73 per cento, toccando un picco che non si vedeva da giugno. Rispetto ad agosto, a settembre i morti sembrano essere in netto aumento. In questi primi sette mesi di epidemia in Europa abbiamo imparato che i decessi tendono a crescere con qualche settimana di ritardo rispetto ai contagi: occorrerà quindi osservare con attenzione il dato delle prossime settimane per capire che tipo di tendenza sia in corso.

Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, i ricoverati continuano ad aumentare, e con un andamento apparentemente stabile. La situazione nelle terapie intensive è tornata di fatto quella di metà giugno, dopo che per l’estate erano state assai più vuote. I ricoverati negli altri reparti invece sono in proporzione di meno, rispetto a giugno: probabilmente perché, come osservato, l’età media dei contagiati è calata, e quindi anche la gravità complessiva dei quadri clinici.

La curva dei nuovi contagi scoperti ogni settimana rapportata agli abitanti segue un andamento analogo a quella dei contagi in numero assoluto, ovviamente: negli ultimi giorni sono stati 18,8 ogni 100mila persone (la Francia, per fare un paragone, ha introdotto nuove restrizioni nelle zone oltre i 150).

La Lombardia, di gran lunga la regione italiana più colpita dall’epidemia da coronavirus, ha registrato un calo nei nuovi casi per la terza settimana consecutiva: e la notizia è che per la prima volta non è la prima regione per il numero di contagi, superata dal Lazio, che da parte sua ha registrato un aumento del 27 per cento rispetto alla settimana precedente. La Campania, con 1.370 casi negli ultimi sette giorni, è la terza regione con più contagi questa settimana, e ha registrato a sua volta un netto aumento.

Un dato che vale la pena tenere d’occhio, per farsi un’idea di quanto la diffusione dei contagi sia sotto controllo, è confrontare il numero dei nuovi positivi con le persone testate con il tampone. Meno casi scopriamo ogni 100 persone sottoposte al test, più siamo sicuri che non ci stia sfuggendo una parte troppo consistente dei contagi. Applicando una media mobile settimanale al dato quotidiano, si nota che a partire da agosto stiamo scoprendo sempre più positivi, a parità di tamponi fatti: ora siamo più o meno a tre ogni 100 persone testate, che sono comunque meno della metà rispetto ad aprile, quando la capacità di fare test era più limitata.

Negli ultimi sette giorni si è tornati a registrare un aumento del numero di tamponi, dopo che la scorsa settimana erano calati. È il record storico, dall’inizio dell’epidemia, e ci stiamo avvicinando a una media di 100mila tamponi al giorno: i piani per l’autunno comunque sono di aumentarli ancora, probabilmente fino a raddoppiarli.