La manifestazione dei complottisti del coronavirus a Roma

Vede riuniti gruppi anti-vaccinisti, cospirazionisti vari, persone contrarie al 5G e alle mascherine ed esponenti di estrema destra

Roma, 5 settembre 2020
(Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Wire / ANSA)
Roma, 5 settembre 2020 (Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Wire / ANSA)

Alle 16 è iniziata in piazza Bocca della Verità a Roma una protesta di persone che negano la pericolosità del coronavirus; secondo la questura erano circa 1.500. La manifestazione è stata organizzata sui social network (per esempio qui) e comprende svariate organizzazioni complottiste e di estrema destra, contrarie alle misure per contenere la diffusione del contagio.

C’erano, per esempio, gruppi no-vax (cioè i contrari ai vaccini), altri contro la rete 5G, seguaci del gruppo cospirazionista americano QAnon, esponenti del Popolo delle mamme e di Forza Nuova, tra cui il suo leader Giuliano Castellino; c’era anche Sara Cunial, deputata antivaccinista fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle.

– Leggi anche: “QAnon”, la teoria del complotto più diffusa nella politica americana

I manifestanti sostengono che la pandemia sia una scusa del governo per opprimere «il popolo» e sono uniti dallo slogan «contro la dittatura sanitaria, finanziaria e giudiziaria»; su uno degli striscioni più grandi c’era scritto «Noi siamo il popolo», molti urlavano la parola «Libertà», quasi nessuno indossava la mascherina né rispettava il distanziamento fisico. Tra venerdì e sabato, nel Lazio sono stati registrati 158 nuovi casi positivi, di cui 108 a Roma; una persona è morta.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha commentato la protesta dicendo che «a coloro che si ritrovano oggi a Roma e pensano che la pandemia non esista rispondiamo con i numeri, 274mila contagi e 35mila decessi». Poche ore prima dall’inizio della manifestazione il segretario del PD Nicola Zingaretti ne aveva chiesto l’annullamento su Twitter.

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha invece difeso la manifestazione dicendo che «i negazionisti del virus stanno nel governo e sono tutti quelli che non hanno preso disposizioni in tempo».