Ieri il candidato dei Democratici alla presidenza degli Stati Uniti, Joe Biden, ha pronunciato un discorso per respingere le critiche che in questi giorni gli sono state rivolte dai Repubblicani e dal presidente Donald Trump sulle violenze e i saccheggi avvenuti negli ultimi giorni in varie città americane, e in particolare a Portland, dove un sostenitore di Trump che faceva parte di una specie di milizia armata è stato ucciso in uno scontro con alcuni manifestanti per i diritti degli afroamericani.
Negli ultimi giorni Trump e i Repubblicani hanno cercato di incolpare Biden e i Democratici di sostenere le frange più violente delle manifestazioni. Biden ha risposto con un discorso trasmesso in streaming e da varie tv americane in cui ha ribadito la sua distanza dai manifestanti più violenti – «saccheggiare, fare cose violente e appiccare incendi non significa protestare» – e risposto con sarcasmo ai Repubblicani che lo descrivono come ostaggio della fazione più estremista della sinistra americana.
«Conoscete la mia storia e quella della mia famiglia. Pensateci un po’: vi sembro un estremista di sinistra con un debole per i violenti? Davvero? Voglio un’America sicura, al riparo dal COVID, dal crimine e dai saccheggi, ma anche dalla violenza razziale e dai poliziotti che fanno male il loro lavoro».
Biden ha aggiunto: «Stiamo affrontando moltissime crisi che sotto l’amministrazione di Donald Trump non fanno altro che moltiplicarsi. […] Trump continua a dire che se solo fosse presidente, non accadrebbe nulla di tutto questo, che sareste al sicuro. Beh, indovinate: il presidente è lui, che lo sappia o meno. E queste cose stanno succedendo lo stesso. E sapere perché? Perché Donald Trump incita alla violenza e getta benzina sul fuoco».
Trump ha cercato di associare più volte Biden alle frange più violente delle proteste in corso ormai da diverse settimane contro il razzismo e le violenze della polizia nei confronti delle minoranze. Ieri si era chiesto polemicamente su Twitter «quando mai Joe il Lento criticherà gli anarchici, i violenti e gli agitatori del movimento Antifa».
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Da settimane Trump sta cercando di presentarsi come il candidato che sta dalla parte della polizia e delle forze dell’ordine, descrivendo più volte i manifestanti come «terroristi» e «violenti». Diversi osservatori concordano sul fatto che come da alcuni anni a questa parte stia cercando di fomentare violenze e divisioni per trarne vantaggio politico: soltanto negli ultimi due giorni, per esempio, ha difeso un estremista di destra che aveva sparato e ucciso due manifestanti a Kenosha, in Wisconsin, suggerito che Biden sia controllato da «persone nell’ombra» proprietarie di milizie armate, e invocato una «pulizia» dei manifestanti da Portland.