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  • Giovedì 27 agosto 2020

Un 17enne è stato accusato di omicidio dopo gli scontri a Kenosha

Era andato in strada con le milizie armate che difendono i poliziotti, durante le proteste successive al ferimento di Jacob Blake, e ha sparato sui manifestanti

Le proteste a Kenosha, Wisconsin, 25 agosto
(Brandon Bell/Getty Images)
Le proteste a Kenosha, Wisconsin, 25 agosto (Brandon Bell/Getty Images)

A Kenosha – una città nel Wisconsin, nel nord degli Stati Uniti – proseguono le proteste e gli scontri successivi al ferimento di Jacob Blake, un uomo afroamericano inerme colpito alle spalle dalla polizia con almeno sette colpi di arma da fuoco, e che quasi certamente resterà paralizzato dalla vita in giù. In particolare, dopo che negli scontri della notte tra martedì e mercoledì erano morte due persone, la polizia ha fermato un 17enne accusato di almeno uno degli omicidi.

Il 17enne, Kyle Rittenhouse, è stato fermato ad Antioch, in Illinois, a circa 30 chilometri da Kenosha, e come ha precisato il Washington Post non è al momento chiaro se sia accusato di un omicidio oppure di entrambi.

Sembra che Rittenhouse, residente ad Antioch, fosse andato a Kenosha per unirsi ai gruppi e alle autoproclamate “milizie” armate che si erano riunite per, a loro dire, difenderla dalle proteste legate al ferimento di Blake, e che come mostrano alcuni video hanno causato in certi casi un notevole aumento delle provocazioni e delle tensioni, per esempio puntando armi da guerra contro manifestanti disarmati. Sempre il Washington Post ha scritto che sui profili social di Rittenhouse ci sono, tra le altre cose, foto in cui impugna fucili d’assalto e contenuti vicini al suprematismo bianco.

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Da qualche ora circola anche un video, girato nella notte tra martedì e mercoledì nelle strade di Kenosha, in cui si vede un uomo che sembra essere Rittenhouse mentre corre per una strada, a quanto pare inseguito da persone disarmate; dopo essere caduto a terra punta un fucile contro alcuni manifestanti, in seguito sparando verso alcuni di loro. Alcuni testimoni sostengono che stesse scappando dopo aver già aperto il fuoco, ma la dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara.

Nel frattempo il procuratore generale del Wisconsin ha reso noto il nome dell’agente che ha sparato a Blake, nella cui auto è stato trovato un coltello ma nessun tipo di arma da fuoco.