Il presidente bielorusso Lukashenko è stato contestato dagli operai di una fabbrica di Minsk

(AP Photo / Sergei Grits)
(AP Photo / Sergei Grits)

Lunedì 17 agosto il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è stato contestato dai lavoratori di una fabbrica alla periferia della capitale Minsk. Sempre lunedì hanno scioperato diverse centinaia di dipendenti della televisione di Stato, considerata una parte fondamentale della macchina di propaganda del governo.

La visita alla fabbrica di veicoli militari MZKT di proprietà dello Stato era stata concepita, secondo il Guardian, per cercare di dimostrare, il giorno dopo l’enorme manifestazione di piazza contro la sua contestata rielezione, che il presidente avesse ancora il sostegno della classe operaia del Paese. Gli operai hanno però contestato Lukashenko gridando «dimissioni!» e «bugiardo!» durante il suo discorso.

Nel suo discorso Lukashenko ha detto che non avrebbe preso in considerazione la possibilità di nuove elezioni. Ha proposto di modificare la costituzione per ridurre il potere del presidente, ma aggiunto che la riforma non sarebbe avvenuta sotto la pressioni delle manifestazioni di piazza. Lukashenko ha inoltre cercato di giustificare le violenze della polizia della settimana successiva alle elezioni dicendo che stava difendendo il paese dal caos.