Il canale YouTube per bambini più popolare al mondo
È anche il secondo più visto in generale, anche se fino a qualche mese fa non si sapeva nemmeno chi ci fosse dietro
C’è un account su YouTube che fa circa 3,5 miliardi di visualizzazioni al mese, e che da quando esiste ne ha accumulate oltre 70 miliardi. Nelle classifiche mondiali dei canali più seguiti e visti è sempre nelle primissime posizioni, e in quella che conteggia le visualizzazioni totali nella storia della piattaforma è al secondo posto, dietro soltanto alla più grande casa discografica indiana, che possiede gran parte delle colonne sonore dei film di Bollywood. Eppure è probabile che non l’abbiate mai sentito nominare: si chiama Cocomelon, e carica settimanalmente brevi video di animazione in inglese, rivolti a bambini molto piccoli.
Secondo il sito specializzato SocialBlade, Cocomelon fa circa 11 milioni di dollari al mese di ricavi. Il video più visto del canale, “Bath Song”, a oggi ha 2,8 miliardi di visualizzazioni (è il 21esimo nella classifica generale di YouTube). Pochi giorni fa, la società britannica Moonbug Entertainment Ltd ha comprato il canale a un prezzo che non è stato reso pubblico. Rene Rechtman, CEO dei Moonbug, crede che Cocomelon sia la prossima Peppa Pig, il cartone animato su una famiglia di maiali diventato probabilmente il più visto e amato dai bambini negli ultimi dieci anni. Eppure fino a qualche mese fa non si sapeva praticamente niente di chi facesse i video di Cocomelon, fino a un’intervista di Bloomberg dello scorso febbraio in cui una delle due persone che hanno creato il canale ha accettato di raccontare chi è. Non ha voluto dire niente sulla sua socia, che è anche sua moglie, con la quale si inventò la formula che accomuna tutti i video, quasi quindici anni fa.
I video di Cocomelon durano di solito tra i 3 e i 4 minuti, ma ogni settimana ne viene pubblicata una versione estesa da oltre mezz’ora. I protagonisti sono i membri di una famiglia americana – una madre, un padre e un bambino di nome J.J. – con una serie di amici tra altri bambini e animali antropomorfi. Ogni video ruota intorno a semplici filastrocche, i cui testi compaiono in sovrimpressione, costruito intorno a situazioni quotidiane come il bagno nella vasca, la pioggia, i denti da latte. Sono realizzati da un gruppo di circa 20 persone, coordinati da Jay Jeon, un 55enne arrivato negli Stati Uniti dalla Corea del Sud negli anni Novanta, e da sua moglie, di cui non si sa niente.
Jeon ha raccontato a Bloomberg che nemmeno i suoi vicini di casa sanno cosa fa, e che vuole che le cose rimangano così. Per più o meno dieci anni, lui e sua moglie – un’autrice di libri per bambini – hanno gestito il canale da soli: iniziarono a comporre filastrocche per i propri figli, accompagnandole con semplici cartoni realizzati da Jeon, che all’epoca faceva il regista per le pubblicità. Dopo aver mostrato i video a qualche loro amico furono convinti a caricarli su YouTube: crearono il loro primo canale, ABCKidTV, un mese prima che Google comprasse la piattaforma nel 2006.
A lungo le visualizzazioni sul canale crebbero con una certa costanza, permettendo a Jeon e sua moglie di guadagnare abbastanza da mantenersi. Ma fu a partire dal 2017 che le cose si fecero serie: poco dopo aver cominciato a realizzare delle animazioni in 3D per le proprie filastrocche, le visualizzazioni cominciarono a crescere a ritmi mai visti fino a quel momento. Il canale fu rinominato, unendo le parole inglesi per “cocco” (coconut) e “cocomero” (watermelon). Alla fine del 2018, le visualizzazioni mensili erano diventate circa 2 miliardi. Cosa di preciso provocò quel successo è ad oggi ancora poco chiaro: c’entrò di sicuro un uso sapiente delle parole chiave associate ai video, anche se Jeon dice di essere uno sceneggiatore e non un esperto di search engine optimization (il SEO, la pratica di migliorare l’indicizzazione dei contenuti sui motori di ricerca).
Fino a qualche mese fa Jeon aveva sempre rifiutato investitori, sponsor, proposte di doppiare i cartoni e di portarli al cinema. All’inizio del 2020, però, Cocomelon ha annunciato i primi dischi che raccoglievano le filastrocche più famose, che saranno seguiti prossimamente da una linea di giocattoli. Con l’acquisizione da parte di Moonbug, Cocomelon è entrato a far parte di un conglomerato di canali YouTube per bambini. L’obiettivo di Rechtman è di far fruttare la fama delle serie acquisite fuori dalla piattaforma, dove le possibilità economiche sono ancora maggiori.
Quello dei video su YouTube per bambini è infatti un settore complicato e un po’ volatile. Google ha già avuto molti guai per non essere riuscito a controllare come si deve i contenuti, in particolare quando era emerso che il suo algoritmo consigliava video inquietanti e violenti. Lo scorso gennaio, poi, YouTube ha dovuto interrompere la vendita di pubblicità personalizzate prima dei video per bambini, dopo aver ricevuto una multa da 170 milioni di dollari per aver profilato utenti sotto ai 13 anni, l’età minima per avere un account sul sito. La fine delle pubblicità personalizzate, sostituite da quelle scelte casualmente e quindi molto meno attraenti per gli inserzionisti, ha comportato perdite tra il 40 e il 60 per cento per i canali per bambini, secondo Chris Williams, a capo della società di contenuti per l’infanzia PocketWatch.
Per questo Moonbug vuole diversificare l’offerta, seguendo l’esempio di Peppa Pig, nata come serie di animazione nel Regno Unito e diventata nel giro di quindici anni un sacco di altre cose, perfino un parco a tema nell’Hampshire, in Inghilterra. Lo scorso dicembre il marchio di giocattoli Hasbro ha acquisito eOne, la società dietro a Peppa Pig, per 3,8 miliardi di dollari. Di fatto, oggi l’audience dei video di Cocomelon supera quella dei principali network televisivi per bambini, da Disney Channel a Cartoon Network. Per canali come Cocomelon, una delle prospettive più attraenti è quella dei servizi di streaming, che da qualche anno stanno cercando di accaparrarsi le serie più popolari. È una delle strade principali che ha intenzione di prendere Rechtman, che vuole tradurre la serie in altre lingue. «Cocomelon ha il potenziale per diventare la più grande proprietà del mondo quando si parla di bambini. Per quanto riguarda il numero di spettatori, lo è già» ha detto a Bloomberg.