• Mondo
  • Domenica 2 agosto 2020

C’è il coprifuoco a Melbourne

È stato imposto dal governo dello stato australiano di Victoria, dopo un significativo aumento di nuovi contagi da coronavirus

Il governatore dlelo stato australiano di Victoria, Daniel Andrews, lascia la conferenza stampa in cui ha annunciato le nuove misure per contenere la diffusione del coronavirus, a Melbourne, il 2 agosto 2020 (Darrian Traynor/Getty Images)
Il governatore dlelo stato australiano di Victoria, Daniel Andrews, lascia la conferenza stampa in cui ha annunciato le nuove misure per contenere la diffusione del coronavirus, a Melbourne, il 2 agosto 2020 (Darrian Traynor/Getty Images)

Lo stato australiano di Victoria, che si trova nel sudest del paese, ha dichiarato lo stato di disastro e imposto il coprifuoco nella sua città più importante, Melbourne, a partire dalle 18 di domenica, ora locale (alle 10 italiane). La decisione è stata annunciata dal governatore dello stato, Daniel Andrews, insieme alla notizia di 671 nuovi casi di contagio da coronavirus e sette nuove morti. Andrews ha giustificato le nuove misure sostenendo che se non si fossero introdotte dure restrizioni il rischio sarebbe stato quello di mantenere un lockdown più blando per mesi, senza probabilmente riuscire a contenere il virus e mettendo a rischio il sistema sanitario locale.

Il piano dello stato di Victoria ha avuto l’appoggio del governo australiano, guidato dal primo ministro di centrodestra Scott Morrison. L’Australia è considerata uno tra i paesi meno colpiti finora dal coronavirus, soprattutto in confronto con altri paesi sviluppati: sono stati registrati circa 17mila casi positivi e 200 morti.

Già a inizio luglio, però, il governo statale di Victoria aveva introdotto restrizioni più dure, dopo un aumento di nuovi casi accertati. A una conferenza stampa di sabato, Andrews ha detto che queste misure stavano funzionando, ma troppo lentamente: «Dobbiamo fare di più. Dobbiamo essere più duri». A preoccupare le autorità locali è stato in particolare il fatto che i nuovi casi siano per lo più il risultato di una trasmissione locale del virus, e non più legati a persone che sono tornate in Australia dopo un viaggio all’estero.

– Leggi anche: Vi ricordate i grandi incendi in Australia?

Le nuove restrizioni, che rimarranno in vigore per sei settimane, prevedono il divieto di allontanarsi più di cinque chilometri dalla propria casa, e limitazioni riguardo al fare la spesa (è permesso a solo una persona per famiglia, una volta al giorno) e al fare esercizio fisico all’aperto (che non può durare più di un’ora). A Melbourne il coprifuoco prevede il divieto di uscire di casa dalle 20 alle 5 della mattina successiva, con alcune eccezioni. Lo stato di disastro dichiarato da Andrews, inoltre, darà più poteri alla polizia e ad altre forze di sicurezza.